Tenaris, i lavoratori di Costa Volpino:
«Serve un futuro industriale certo»

Circa 150 lavoratori, operai e impiegati hanno manifestato con un presidio in via Nazionale a Costa Volpino per ottenere la modifica del piano industriale presentato dalla Direzione aziendale della Tenaris Dalmine, nuovi investimenti, una politica e un futuro industriale certo per la fabbrica dell’Alto Sebino. I manifestanti in corteo dallo stabilimento hanno raggiunto “Ponte Barcotto” in via Nazionale dove si è svolto un presidio con volantinaggio.

«I lavoratori di Costa Volpino della Tenaris Dalmine e il sindacato - recita una nota - chiedono con forza alla proprietà e alla direzione Tenaris Dalmine di svolgere fino in fondo il ruolo sociale e etico dell’impresa nei confronti del territorio, dei lavoratori dipendenti e delle loro famiglie, come per altro sollecitato in questi giorni da forze sociali, istituzioni locali, ecclesiastiche. Tenaris Dalmine deve dare continuità ad una attività industriale storica del nostro territorio che non può essere di nuovo penalizzato».

«Ci sono 600 milioni di investimento per lo stabilimento Tenaris in Messico in un anno - aggiunge il documento -, non ci sono purtroppo per Costa Volpino, che rischia di pagare un altissimo prezzo sul piano occupazionale dove è previsto il 50% di esuberi e, in prospettiva la chiusura dello stabilimento. Sindacato e lavoratori ribadiscono con forza che senza investimenti e futuro industriale certi per Costa Volpino non si firmerà nessun accordo sul piano industriale. Per ottenere gli obiettivi prefissati non lasceremo nulla di intentato nell’ambito di un’iniziativa civile, di mobilitazione a partire dalla prossima già in programma per giovedì 10 dicembre ca., con quattro ore di sciopero e una manifestazione che prevede il presidio presso il Municipio di Costa Volpino».

Da ultimo Fim, Fiom e Uilm e le RSU Tenaris Dalmine rivolgono un appello ai parlamentari e istituzioni locali, provinciali di Bergamo e Brescia «affinchè in modo concreto siano a fianco dei lavoratori in questo momento difficile per la difesa dei posti di lavoro di oggi e di domani. A questo proposito si attende da parte del Presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni la convocazione dell’incontro richiesto nei giorni scorsi per un suo fattivo interessamento volto alla modifica del piano aziendale».

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