Lunedì a rischio sciopero
negli 80 sportelli delle Bcc

Le banche di credito cooperativo rischiano di restare chiuse lunedì, 7 dicembre: le organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno infatti proclamato una giornata di sciopero che potrebbe coinvolgere - se nulla cambierà - gli oltre 80 sportelli delle otto banche presenti in terra bergamasca, nei quali lavorano 840 dipendenti.

I sindacati, in un comunicato, hanno denunciato la grave situazione di stallo in cui versa il rinnovo del contratto integrativo delle Bcc lombarde: a oggi i dipendenti sono senza contratto integrativo, scaduto alla fine del 2007. Di fronte all’atteggiamento - scrivono Cgil, Cil e Uil - di totale chiusura della controparte nei confronti di richieste legittimamente e responsabilmente avanzate dai lavoratori, le trattative si sono interrotte il 17 novembre.

Lunedì 23 novembre, nella sede della Federazione lombarda a Milano, si è svolto un tentativo obbligatorio di conciliazione, ma il divario ancora esistente tra le parti «ha costretto i sindacati a proclamare una giornata di sciopero per lunedì 7 dicembre».

«Le Bcc - prosegue il comunicato - non hanno dimostrato alcuna ragionevole disponibilità a corrispondere ai lavoratori una corretta quota parte della produttività relativa ai bilanci 2008, si rifiutano di riconoscere le “professionalità” e di prevedere il rafforzamento degli strumenti di “welfare aziendale” per far fronte alle sempre minori risposte da parte del sistema pubblico. Ci chiediamo se questo è il “principio solidale” che caratterizza l’operato delle nostre aziende nei confronti dei lavoratori, “portatori d’interesse” per eccellenza».

«Auspichiamo che possano manifestarsi segnali positivi per ricomporre la vertenza - concludono Cgil, Cisl e Uil -: in caso contrario lo sciopero sarà inevitabile».

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