Tenaris, giovedì un corteo
e quattro ore di sciopero

Si è concluso con un nulla di fatto il vertice di lunedì 7 dicembre tra sindacati e proprietà di Tenaris Dalmine. Il piano esuberi, con i suoi 1.024 posti a rischio, continua a incombere minaccioso sui lavoratori senza che, visti i veti incrociati, la vertenza possa compiere per ora passi decisivi. Da un lato il sindacato esige risposte cruciali su alcuni passaggi del piano di riorganizzazione che risultano particolarmente ostici e delicati; dall’altro l’azienda (a sua volta in attesa di risposte da ministero e Pirellone) frena su questi aspetti, e non essendo ancora pronta a fornire tutte le risposte, vorrebbe da subito cominciare a sviluppare la lunga maratona degli ammortizzatori sociali.

Ma su questo terreno sono invece i sindacati a non sentirci, vincolando questa discussione alle risposte che tardano ad arrivare sul piano. Per cercare di tenere alta l’attenzione, il sindacato ha così deciso, accanto allo sciopero di 4 ore di giovedì mattina (9-13), di organizzare una manifestazione che partirà alle 9,30 dallo stabilimento di Dalmine e porterà i lavoratori in corteo fino al rondò dell’autostrada.

Un nuovo incontro è previsto venerdì 11, ma sull'esito nessuno si sbilancia. Sarebbe già importante si cominciassero ad affrontare numeri e strumenti, altrimenti il rischio che questo «muro contro muro» duri fino alle festività rischierebbe di materializzarsi. Forse è anche per questo che le parti hanno deciso di fissare altri due incontri anche pochi giorni prima di Natale (18 e 21 dicembre) auspicando una maratona finale che porti i frutti sperati.

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