Marcello Raimondi a Confcooperative:
cooperazione laboratorio d’innovazione

Dallo stanziamento dei fondi a favore delle cooperative agricole alla riforma dell’Albo regionale delle cooperative sociali, fino ai 10 milioni di euro messi a disposizione dal Fondo Jeremy per la ricapitalizzazione delle cooperative di produzione e lavoro e quelle sociali. Sono solo alcuni dei provvedimenti concretizzatisi nel 2009 dalla Regione Lombardia a favore del mondo della cooperazione.

Un rapporto costruttivo all’insegna della concretezza e della comunità di intenti che ha visto il Pirellone e Confcooperative Bergamo unite per combattere la crisi economica ancora in atto. «La cooperazione è un modello capace di reagire e trovare risposte alla difficile situazione economica attuale - ha sottolineato il consigliere regionale, Marcello Raimondi, sottosegretario di presidenza per l’attuazione del programma nella Giunta della Regione Lombardia, ospite al consiglio provinciale di venerdì 18 dicembre di Confcooperative Bergamo alla sede in via Serassi -.

La cooperazione è un laboratorio d’innovazione che in questi anni ha saputo offrire stimoli di crescita competitiva all’interno di un percorso di rappresentanza che ha portato la Regione ad attuare diversi provvedimenti e misure a sostegno del modello cooperativo. Un percorso di dialogo e di confronto che continuerà anche nei prossimi mesi e che si fonda su quei meccanismi di fiducia ed etica economica che hanno permesso alla cooperazione di rinnovarsi mantenendo il legame con il territorio e senza perdere i valori che fanno della centralità della persona e della dignità del lavoro il suo punto di forza».

La presenza di Marcello Raimondi è stata anche un’opportunità per richiamare l’attenzione su alcune misure anticrisi da sempre al centro dell’agenda di Confcooperative Bergamo, che con una base sociale composta da 330 imprese dove sono impiegati 10.257 lavoratori e 65 mila soci (ai quali si aggiungono i 37 mila soci delle Banche di Credito Cooperativo), si conferma la centrale più rappresentativa del territorio.

Oltre alla promozione di progetti strategici per il rilancio del turismo e per lo sviluppo delle cooperative agricole, «la Regione Lombardia – ha sottolineato il segretario generale, Giuseppe Guerini – può giocare un ruolo determinante per il rilancio del modello cooperativo come soluzione per salvaguardare i posti di lavoro e rimettere in moto le attività in crisi. Possibilità concrete che devono trovare un supporto istituzionale e un sostegno economico anche attraverso l’utilizzo integrato delle misure previste dalla legge 21 per lo sviluppo della cooperazione, come ad esempio il fondo di rotazione dentro il quale si potrebbe creare una linea di finanziamento agevolato specifica per le cooperative costituite da lavoratori provenienti da aziende in crisi».

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