Gruppo Tenaris, siglato l'accordo
gli esuberi scendono a 741

Alle 10,30 di martedì è stato siglato l'accordo per gli esuberi al gruppo Tenaris Dalmine, dopo una trattativa non-stop andata avanti tutta la notte. Che si andasse avanti a oltranza lo avevano deciso lunedì pomeriggio i dirigenti dell'azienda e i rappresentanti sindacali: l'obiettivo era esaminare le 26 pagine del piano, limare gli ultimi punti di contrasto, arrivando a definire una serie di strumenti necessari per il futuro dei lavoratori.

Un negoziato durato tre mesi esatti, andato avanti fino a fine novembre senza sostanziali passi avanti: poi la brusca accelerazione degli ultimi venti giorni che ha portato al rush finale.

I punti principali
Tra i punti principali dell’intesa, la riduzione del numero degli esuberi a 741 unità, rispetto alle 1.024 unità inizialmente annunciate dall’azienda: una riduzione di eccedenze che impatta positivamente su tutti gli stabilimenti del gruppo. La via prioritaria utilizzata per la gestione delle eccedenze sarà l’accompagnamento alla pensione.

Per i non pensionabili, invece, sono previsti strumenti esclusivamente volontari di incentivazione all’esodo con l’utilizzo di cassa integrazione e mobilità. È previsto, inoltre, anche l’utilizzo dei contratti di solidarietà.

È stata evitata la chiusura dello stabilimento di Piombino, è stata salvaguardata l’operatività dello stabilimento di Costa Volpino e ridotti i numeri degli esuberi non solo con un impegno sugli investimenti, ma anche con la revisione dei volumi inizialmente previsti dall’azienda sull’impianto.

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