Formigoni: «Tavolo di filiera
e subito 80 milioni per il settore»

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Giunta regionale, Roberto Formigoni, e dall'assessore all'Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi, per l'intesa raggiunta nella tarda serata di ieri sul prezzo del latte, fissato per i primi 6 mesi del 2010 a 33,156 euro per 100 litri (Iva esclusa). «La sottoscrizione dell'accordo - ha commentato il presidente Formigoni - è un risultato positivo che premia il paziente lavoro di dialogo cui la Regione ha dedicato un grande impegno. Ed è anche un punto di ripartenza importante per la ripresa economica del settore, perché, da un lato, garantisce certezza agli operatori e, dall'altro, costituisce un riferimento sicuro per le scelte produttive e imprenditoriali da assumere per uscire dalla fase di difficoltà.

Proprio per questo - - ha proseguito il presidente Formigoni - convoco da subito il Tavolo di filiera, strumento permanente di lavoro e confronto, per individuare e accompagnare iniziative di sostegno e di sviluppo del settore. E stanziamo subito 80 milioni di risorse sul cui utilizzo ci confronteremo al Tavolo.

«Il prezzo fissato - ha spiegato l'assessore Ferrazzi - consente ai nostri produttori di recuperare ricavi da tempo insufficienti rispetto ai costi e di guardare al futuro con minori apprensioni. Ma ciò vale per tutta la filiera. Tra l'altro - ha annunciato Ferrazzi - ci prefiggiamo di concordare con i rappresentanti dei produttori e dei trasformatori l'opportunità di aprire il confronto anche ai rappresentanti della grande distribuzione».

I settori di intervento possibili riguardano il Piano di sviluppo rurale, con l'attivazione della misura 121 dedicata alla ristrutturazione del settore lattiero-caseario (rivolta alle imprese agricole) con una dotazione di 39,2 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi alle risorse ordinarie già previste sulla medesima misura; il bando, già aperto, legato alla misura 123 destinato al comparto dell'agroindustria, con una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro; interventi per la ristrutturazione del settore per le aziende agricole e di trasformazione, interventi a sostegno del credito e finanziamento di progetti di ricerca e di innovazione di processo e prodotto; interventi per la promozione delle produzioni lattiero-casearie; a questi si aggiunge la disponibilità di risorse a livello comunitario, stimabili attorno ai 25 milioni. In totale, quindi, circa 80 milioni. «Entro fine mese dunque - ha aggiunto Ferrazzi - saremo al Tavolo di filiera di settore per dare senza indugio seguito operativo a queste linee di intervento».

LA FILIERA DEL LATTE IN LOMBARDIA - Il valore della produzione lattiera in Lombardia è rappresentato da una produzione annua superiore a 43 milioni di quintali (il 40% del totale nazionale), frutto del lavoro di 6.000 aziende e oltre 12.000 addetti, insieme a più di 400 unità locali nei settori del trattamento e confezionamento del prodotto. Il latte lombardo è destinato per circa l'80% alla trasformazione e, per il resto, a uso alimentare; il valore della produzione primaria supera i 1.500 milioni di euro, circa il 23% della produzione lorda vendibile agricola regionale. Una produzione che si caratterizza per l'elevato livello qualitativo, presupposto fondamentale per il consumo alimentare e le produzioni Dop, che costituiscono oltre il 40% del totale dei formaggi prodotti e per cui viene utilizzato il 50% del latte prodotto.

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