Le catene cambiano insegne
Standa diventa Billa, sparirà Gs

Tecnicamente si chiama «rebranding» (in pratica «ridenominazione»), e significa per una grande impresa la razionalizzazione della presenza, focalizzandosi su un unico marchio, anche dal punto di vista promozionale, per evitare di disperdere risorse in tante iniziative. L'operazione comporta a volte il sacrificio di marchi consolidati, che tra l'altro rappresentano un valore intangibile iscritto in bilancio: sono numerosi anche in provincia di Bergamo i marchi di grandi catene che, a seguito di concentrazioni, si preparano a cambiare insegna, o lo hanno già fatto.

L'ultimo caso è quello di Standa, che il gruppo tedesco Rewe ha deciso di trasformare in Billa, catena austriaca acquisita nel 1996, che a fine 2009 aveva già 68 punti vendita in Italia (in particolare nel Nord Est e in Emilia). Entro aprile i cento supermercati Standa diventeranno quindi Billa e così scomparirà il marchio nato negli anni Trenta.

Anche il gruppo francese Carrefour, che ha acquistato nel 2000 il gruppo Gs, ha avviato la trasformazione di circa 450 supermercati Gs e di quasi mille negozi DìperDì: diventeranno rispettivamente Carrefour Market e Carrefour Express. Nel settore del bricolage mercoledì 24 riiapre con la nuova insegna Leroy Merlin il negozio, già Castorama, di Seriate. Da alcuni mesi è stato chiuso l'altro Castorama, quello di Curno, dove resta il Leroy Merlin.

Infine annunciata è la razionalizzazione del gruppo nato dall'acquisizione di Upim da parte di Coin: dei 134 negozi Upim, 50-60 diventeranno Ovs Industry entro agosto e tra i 10 e i 20 diventeranno Coin entro il 2011, mentre 60-70 non saranno convertiti.
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