La Cgil: la crisi non è finita
liste di mobilità ancora in crescita

Dopo il rallentamento di gennaio tornano a crescere - e in modo preoccupante - i numeri dei licenziamenti a Bergamo e in Lombardia. Lo dice Orazio Amboni, della segreteria della Cgil, in una nota diffusa mercoledì mattina. La CRPL (Commissione Regionale Politiche del Lavoro, l'organismo che ratifica le liste di mobilità di ogni provincia) nella sua riunione del 25 febbraio ha approvato, per Bergamo, una lista ai sensi della Legge 223/91 (aziende sopra i 15 dipendenti) con 237 disoccupati inclusi; erano 187 il mese precedente (gennaio 2010) ed erano 111 a febbraio 2009, un valore più che raddoppiato, quindi, rispetto all'anno scorso (+ 113,5%).

Il dato è complessivamente negativo per tutta la Lombardia (un aumento del +79,9%) con punte a Mantova (+229,4%) e Milano (+160,9%). Crescono anche le liste di mobilità della legge 236/93 (aziende inferiori ai 15 dipendenti, senza indennità di mobilità). A Bergamo gli inclusi di febbraio sono 484, erano 198 a gennaio (+144%) ed erano 353 a febbraio del 2009 (+37,1%).

Complessivamente in Lombardia gli inclusi nelle liste di mobilità a Febbraio sono 6.623 (+58,7% rispetto a febbraio '09), di cui 2.425 per la legge 223 e 4.198 (con aumento del 48% rispetto a febbraio '09) per le liste della legge 236. «Queste cifre - sottolinea ancora Amboni - non autorizzano nessun ottimismo rispetto agli sviluppi della crisi, almeno dal punto di vista occupazionale, e confermano la richiesta sindacale di un'estensione e di prolungamento degli ammortizzatori sociali».

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