Export, la crisi ricaccia
Bergamo sotto i 10 miliardi

Esportazioni sotto i 10 miliardi di euro: è in questo unico valore il senso dello tsunami economico abbattutosi nel 2009 in Bergamasca. Un anno che ha fatto sentire la sua pesantezza su tutta la struttura economica (produttiva e occupazionale) della nostra provincia e che ha registrato anche sul fronte dell'export, una pesante «batosta».

Per la prima volta dal 2005 il valore delle nostre esportazioni non hanno superato la soglia dei 10 miliardi di euro. L'ultima volta in cui il nostro export si arroccò a poco meno di 10 miliardi fu infatti il 2004 quando il valore delle esportazioni si fermò a quota 9,60 miliardi di euro. Poi, da lì, mai la Bergamasca era scesa sotto quota dieci miliardi.

In termini percentuali, la contrazione dell'export registrata nel 2009 vale all'incirca un quinto delle esportazioni diventate «tradizionali» per la nostra economia. Per la precisione, rispetto ai 12,76 miliardi del 2008, lo scorso anno abbiamo lasciato sul terreno un meno 22,15%. Che in termini economici vale oltre 2 miliardi e 800 mila euro.

Di fronte ai dati negativi, l'unico motivo di soddisfazione sarebbe quello di individuare, nell'analisi statistica della nostra situazione, un momento peggiore rispetto a quello che abbiamo appena vissuto. Ebbene, la «doppietta» negativa (due anni consecutivi di calo nel valore delle nostre esportazioni) per Bergamo non è una novità. Dall'inizio del nuovo millennio, infatti, questa è già la seconda volta. La prima fu tra il 2001 e il 2003: ad un meno 6,8% che si registrò nel 2002 sul 2001, fece seguito infatti il meno 1,8% che si accoppiò l'anno seguente.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 16 marzo

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