La Gewiss riconferma il dividendo
Dieci centesimi per ogni azione

Anche la Gewiss riconferma il dividendo e per il 2009, al lordo delle ritenute, distribuirà 10 centesimi per azione, per complessivi 12 milioni di euro. La proposta è stata approvata dal consiglio di amministrazione che ha esaminato il progetto di bilancio del gruppo al 31 dicembre. Confermati, pur in presenza di un calo delle vendite, il miglioramento della redditività operativa nel corso del 2009 e la robusta generazione di cassa.

Il fatturato consolidato si attesta - si legge in una nota dell'azienda - a 292 milioni di euro, in recupero dal -36% di marzo al -19% di dicembre. Ebitda ed Ebit al 31 dicembre 2009 sono stati rispettivamente a 50,4 milioni di euro (17% sul fatturato in linea con il 2008) e a 29,7 milioni di euro (10% sul fatturato).

L'utile netto è stato pari a 18,3 milioni di euro, 6% sul fatturato), mentre per quanto riguarda la solidità patrimoniale e finanziaria, il cash-flow si attesta a 39 milioni di euro con una posizione finanziaria netta attiva pari a 92,9 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto a dicembre 2008 (+44%).

Al termine della riunione, il presidente Domenico Bosatelli ha sottolineato che «il 2009 ha fatto registrare un significativo declino delle vendite senza precedenti che ha interessato ogni mercato e settore industriale. L'economia mondiale, dopo un decennio di crescita anomala, ha intrapreso un percorso di sviluppo più equilibrato, caratterizzato da prudenza negli investimenti, sobrietà delle famiglie e maggiore responsabilità delle istituzioni pubbliche e di controllo. A personale parere l'anno appena trascorso non ha ancora completamente mostrato gli effetti di correzione dell'economia globale e dopo la crisi del 2009 si genererà per almeno un biennio un forte aggiustamento degli equilibri di mercato, sia in termini di differenti sviluppi geografici che di selezione delle aziende appesantite finanziariamente. In particolare il 2010 sarà l'anno di una più attenta gestione del credito e della revisione dei parametri di solvibilità degli operatori industriali, delle filiere distributive, delle famiglie e in generale di intere economie nazionali. Anche il settore elettrotecnico mostra segnali di una crescente selezione della catena distributiva, revisione delle strategie di localizzazione produttiva, aggregazioni societarie ed una generalizzata sensibilizzazione verso l'offerta di prodotti a maggiore valore tecnologico ed eco-compatibile».

Per quanto riguarda il futuro, a livello internazionale le previsioni per il 2010 - secondo Gewiss - indicano una crescita con un ritmo relativamente moderato in quanto condizionata dal venir meno del contributo positivo derivante dalla ricostituzione delle scorte, dalle insufficienti misure di stimolo economico/fiscale, dal basso utilizzo della capacità produttiva che tende a frenare gli investimenti in beni strumentali nonché dall'eccesso di offerta residenziale che comprime il recupero in ambito edilizio. In particolare in Italia nel corso del 2010 l'atteso debole recupero dei consumi privati e investimenti pubblici continuerà a condizionare negativamente la domanda rivolta alle imprese elettrotecniche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA