Economia / Bergamo Città
Giovedì 29 Aprile 2010
Bergamo, più giovani senza lavoro
Nel 2009, 3000 disoccupati in più
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Lo spaccato bergamasco emerge dal rapporto sulla media delle forze di lavoro nel 2009 diffuso ieri dall'Istat. Le stime provinciali vanno prese con una certa prudenza perché scontano un certo margine di errore. Tuttavia alcuni dati rendono l'idea dell'effetto crisi. E una delle indicazioni più chiare è quella che riguarda l'occupazione giovanile. O meglio la disoccupazione.
Bergamo è lontana dal preoccupante 25,4% nazionale e si mantiene a distanza anche dal 18,5% regionale. Ma in un anno, fra il 2008 e il 2009, i giovani bergamaschi tra i 15 e i 24 anni che cercano un lavoro e non lo trovano sono passati dall'8,5% all'11,6%.
L'altra indicazione chiara riguarda l'aumento delle «non forze di lavoro»: lo segnala anche l'Istat a livello nazionale. In un anno il tasso di inattività è cresciuto di sei decimi di punto al 37,6%. Bergamo si ferma al 33,1%, sotto la media italiana ma sopra quella lombarda del 30,4%. In valore assoluto le persone che non hanno lavoro e non lo cercano sono passate in provincia dalle 235 mila del 2008 alle 239 mila dell'anno scorso, con un incremento soprattutto fra le donne, che passano da 160 mila a 163 mila, mentre gli uomini salgono da 75 mila a 76 mila.
A Bergamo l'aumento del tasso di disoccupazione è inferiore sia al più 1,1% nazionale sia al più 1,7% regionale. In Lombardia si è passati infatti dal 3,7% del 2008 al 5,4% dell'anno scorso. Nonostante l'incremento, il territorio bergamasco rimane lontana dai picchi di disoccupazione che si riscontrano altrove e rimane la sesta provincia con il tasso di disoccupazione più basso.
L'approfondimento su L'Eco di Bergamo di giovedì 29 aprile
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