Pansac: secondo i sindacati
ora gli esuberi sono oltre 500

Inasprimento improvviso nella vertenza Pansac: «la direzione, come un fulmine a ciel sereno, fa giungere alle Rsu dei vari siti - si legge in un comunicato stampa della Cisl -, la comunicazione che è stata avviata la domanda di mobilità per 502 persone su un totale di 859 dipendenti. In pratica il 60 % dei lavoratori dell'azienda chimica sono diventati “esuberi” e la “mannaia” oggi colpisce pesantemente anche Zingonia, che nel piano di rilancio doveva mantenere un assetto tale da garantire il volume della produzione prevista da oggi al 2011».

«Invece, anche in provincia di Bergamo 52 lavoratori su 80 contribuiranno a ingrossare le fila dei “licenziandi”. Tutto questo a meno dalla presentazione del piano di rilancio che, scontentando comunque i sindacati, individuava in 440 i lavoratori da mettere in mobilità. Vengono invece confermate le chiusure degli stabilimenti di Portogruaro e Ravenna e gli uffici di Milano e Mantova».

«“L'impressione che ci coglie è che le banche abbiamo richiesto questo inasprimento, necessario per poter ottenere il finanziamento richiesto – dichiara Luciano Bartolommei, della FEMCA CISL -. Domani in assemblea con i lavoratori (alle 14) decideremo quali iniziative mettere in campo. Anche se ormai appare chiaramente urgente creare un coordinamento nazionale che chieda al più presto un tavolo Istituzionale permanente sulla vertenza Nuova Pansac, che veda il coinvolgimento delle Istituzioni Territoriali e delle Segreterie Confederali CGIL, CISL e UIL, per poter monitorare costantemente questa importante vertenza e mettere in campo tutte le iniziative Istituzionali e Sindacali a sostegno dei lavoratori della Nuova Pansac che stanno vivendo questo drammatico momento”».

© RIPRODUZIONE RISERVATA