Il Pd: «Le lamentele dei leghisti?
Se la prendano con il loro partito»

«Abbiamo letto con un certo stupore le dichiarazioni dei due consiglieri regionali della Lega Nord Frosio e Pedretti che, recatisi presso i cancelli della Indesit nella giornata di ieri, non hanno saputo dire di meglio se non di trovare inaccettabile che un'azienda italiana lasci «i siti produttivi padani per trasferire la propria produzione nel Mezzogiorno».

L'assessore Belotti, a sua volta, ha criticato il piano industriale Indesit «che mira a concentrare la produzione in regioni che, a differenza di quelle del Nord, ricevono già tantissimo a livello statale». Come sempre accade, gli esponenti leghisti rifiutano le responsabilità e cercano lontano da loro le cause di situazioni che contribuiscono essi stessi a creare».

«Forse Pedretti, Frosio e Belotti non sanno che i loro colleghi leghisti che stanno a Roma hanno appena licenziato una manovra economica che spinge le aziende a trasferirsi al Sud. L'art. 40 della manovra prevede, infatti, la possibilità per le otto regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) di ridurre l'aliquota Irap (oggi al 3,90) fino allo 0 in caso di nuove iniziative produttive e di introdurre comunque esenzioni, deduzioni e detrazioni».

«Strano che Pedretti, Frosio e Belotti non lo sappiano. Si chiama "fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno", introdotta in attuazione di quella legge sul federalismo fiscale tanto cara ai vari Calderoli, Pedretti, Frosio, Belotti. Se le aziende "padane" lasceranno il Nord, quindi, i leghisti nostrani se la dovranno prendere col loro stesso partito, che a Bergamo dice una cosa e a Roma ne fa un'altra; oppure, se non sono d'accordo, chiedano che quella previsione venga modificata».

«E ci spieghino, soprattutto, perché le tante amministrazioni locali a guida Lega-Pdl - a partire dalla Regione Lombardia - in questi anni non abbiano fatto nulla o quasi per trattenere le imprese presenti sul territorio e attrarre nuovi investimenti produttivi. Un'inerzia che sembrerebbe continuare, visto che anche Pirovano, presidente della provincia, non si è sentito in nessun modo colpito da ciò che sta succedendo a Brembate Sopra e non ha ritenuto di convocare le parti sociali attorno ad uno dei tanti "tavoli" che ha istituito».
 Alberto Vergalli (Consigliere provinciale Pd)
 Sergio Gandi (Consigliere comunale e responsabile Lavoro Pd)

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