La Cisl rilancia da Pontida:
«Vogliamo un federalismo vero»

La Cisl dice no «a un federalismo fatto di bandiere, parole vuote e tagli indiscriminati agli enti locali» e dalla roccaforte della Lega - da quella Pontida che attende e già si prepara al raduno con Bossi di domenica - con le parole di Gigi Petteni, rilancia: «Vogliamo un federalismo vero, che valorizzi le realtà virtuose e permetta un reale decentramento di risorse».

Il segretario lombardo della Cisl - al cui fianco c'era anche il segretario nazionale Giorgio Santini - ha aperto così i lavori del «parlamentino» regionale del sindacato, convocato in un teatro di Pontida. Per la Cisl lombarda il punto cruciale è quello della contrattazione decentrata di secondo livello.

«Non si tratta delle gabbie salariali, come qualcuno erroneamente ha detto e scritto - hanno spiegato alcuni dei 150 dirigenti e delegati Cisl presenti a Pontida - ma dell'unica scelta possibile per valorizzare i territori».

Secondo la Cisl, nel pubblico impiego la contrattazione decentrata di secondo livello potrebbe essere «su base regionale, ma ogni situazione è diversa: per esempio a Bergamo abbiamo sottoscritto unitamente a Uil, Cgil e all'associazione degli industriali un importante "contratto di solidarietà"».

Petteni aveva affrontato il tema già a fine maggio, alla fiera di Sesto, invocando per i lavoratori lombardi della pubblica amministrazione una «contrattazione federale», per valorizzarne le performance «che sono le migliori d'Italia, a fronte di tagli indifferenziati che potrebbero scaturire dalla prossima manovra». Una strada che aveva trovato l'approvazione del governatore della Lombardia, Formigoni.

E così, per portare avanti questa istanza, è stata scelta Pontida: un luogo simbolo del federalismo, che accoglie ogni anno migliaia di camicie verdi, un luogo emblematico per queste tematiche scelto dal sindacato per dare forza a una battaglia che vuole far emergere l'efficienza lombarda.

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