Passa tra New York e Treviglio
il futuro dell'Apindustria Bergamo

L'apertura di una filiale dell'associazione a New York, a sostegno delle aziende interessate ad approdare nel grande continente americano, e la valutazione della presenza nell'area della Bassa Bergamasca attraverso una sede distaccata da localizzarsi a Treviglio.

L'apertura di una filiale dell'associazione a New York, a sostegno delle aziende interessate ad approdare nel grande continente americano, e la valutazione della presenza nell'area della Bassa Bergamasca attraverso una sede distaccata da localizzarsi a Treviglio.

Sono queste le due novità operative annunciate all'assemblea annuale di Apindustria Bergamo che confermano come l'organismo di categoria delle piccole e medie imprese orobiche si presenti proiettato con lo sguardo al mondo, ma con i piedi ben radicati nel territorio.

A tracciare le linee d'indirizzo operativo dell'associazione, ieri, il presidente uscente Paolo Agnelli che nel corso del suo intervento si è soffermato sulla situazione economica e sugli effetti della crisi ancora in atto. Il difficile, evidenziava Agnelli, è «provare a delineare una strategia politica economica utile per i prossimi 5-10 anni». Non aiutano i politici, italiani o stranieri, troppo attenti a preservare uno smisurato potere accresciutosi negli ultimi anni, ma poco inclini ad ascoltare le esigenze dell'imprenditoria.

Per quanto riguarda gli aspetti associativi, l'elezione del nuovo consiglio direttivo ha segnato il ritorno, dopo oltre 10 anni (all'epoca era Lisetta Ubiali), di una imprenditrice nel consiglio direttivo di Apindustria Bergamo. Si tratta di Maria Luisa Bertuletti del Mollificio Bergamasco srl di Carvico. Lei e Giuliano Rota Martir della Cospal Composites srl di Ambivere, sono i due nuovi ingressi nel consiglio che resterà in carica fino al prossimo 2013. Escono dal direttivo, non essendosi ricandidati, Mirco Begnini, Lorenzo Motterlini e Mario Ziboni. La prossima settimana il consiglio direttivo eleggerà la giunta e il presidente.

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