Incontro a Roma per la Indesit
«Non c'è nessuna trasparenza»

Si è svolto oggi, presso il Centro congressi Cavour a Roma, l'incontro sul caso Indesit, alla presenza da una parte di proprietà, direttori stabilimenti,direttore risorse umane, e dall'altra il coordinamento delle Rsu di Fim Fiom Uilm del gruppo, tra queste le delegazioni di Bergamo per lo stabilimento di Brembate. In apertura di incontro l'azienda ha fornito alcune informazioni che erano state richieste negli incontri precedenti sugli investimenti, sui prodotti e sui processi e, soprattutto, maggiori dettagli circa il futuro aziendale dei siti di Refrontolo e Brembate.

L'azienda ha illustrato i progetti relativi ai 120 milioni che sono oggetto del piano, cercando di chiarire le prospettive sull'andamento dei due stabilimenti (volumi, redditività e composizione dei costi di struttura). “Abbiamo sollevato numerose obiezioni – riferisce Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl di Bergamo – e richiesto chiarimenti in merito all'informazioni date, dopo aver ribadito che alcune scelte fatte ricadere come motivazioni per la chiusura sono frutto di decisioni prese in passato, per Brembate, per esempio, non aver voluto investire negli ultimi anni sul prodotto, che ha perso in competitività e quote di mercato e un abbassamento della produttività, sono decisioni inaccettabili. Gli investimenti nel 2010 – 2011 dovevano essere fatti anni fa e per quanto ci riguarda devono essere fatti nello stabilimento di Brembate. Per quanto riguarda il peso dei costi fissi, poi, è stata solo comunicata una percentuale, non dettagliata. Da parte nostra rimane inaccettabile la decisione dell'azienda che non è stata nemmeno in grado di illustrarci nel dettaglio i dati su cui si muove il suo piano, e ha rimandato tutto al prossimo incontro (previsto sempre a Roma per il 9 luglio). Non c'è stata trasparenza da parte loro e per noi, ancora oggi, lo stabilimento deve rimanere aperto".

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