A San Pellegrino la protesta
dei lavoratori della lavanderia

È scesa in strada la rabbia dei lavoratori della Lavanderia Industriale Fontanella di San Pellegrino Terme: una quarantina di dipendenti dell'azienda, che ha annunciato ai suoi clienti la cessazione dell'attività dal prossimo 1° settembre, hanno organizzato un presidio all'esterno dell'azienda, nei pressi dello svincolo della variante di San Pellegrino per Dossena.

Uno sciopero organizzato dai sindacati (erano presenti anche Simone Alloni, rappresentante della Fimca Cisl, Luigi Zambellini della Uilta-Uil e Fausto Mosca dei Cub) e che per qualche ora nella mattinata ha visto i lavoratori protestare con bandiere e striscioni contro la decisione dell'azienda di cessare l'attività.

A parlare, proprio gli striscioni: «Gli operai della Fontanella sono gli ultimi a sapere della chiusura! Prima i clienti, poi L'Eco, e noi quando?». E ancora: «Abbiamo fatto gli straordinari fino a ieri! Per chi e per cosa?».

La chiusura annunciata è conseguenza, come è riportato nella lettera inviata nei giorni scorsi dall'azienda di San Pellegrino, «di un accertamento riguardo ad un'incongruità relativa agli studi di settore dell'anno 2004, per una differenza di imposta di circa 300 mila euro che si sono trasformati con sanzioni, interessi e commissioni in 1,15 milioni di euro circa».

Su L'Eco di Bergamo del 14 agosto i racconti dei lavoratori

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