Strachitunt, per la Dop
sta arrivando l'ora «X»

Dopo mesi di silenzio che avevano allarmato qualcuno, finalmente «l'ora X» si avvicina. Stiamo parlando della Dop (Denominazione d'origine protetta) che ormai da anni sta inseguendo lo Strachitunt, gioiello caseario a due paste della Val Taleggio e «papà del Gorgonzola», che dopo alcuni passaggi cruciali, aveva incassato nel maggio 2009 il via libera da parte della Regione Lombardia.

A quel punto, per ottenere il sospirato marchio europeo che potrebbe cambiare i destini di questo formaggio, amplificandone la fama e i numeri, erano ancora necessarie due tappe: la prima a Roma presso il ministero delle Politiche Agricole e la seconda a Bruxelles negli uffici preposti della Ue.

Ma mentre quello europeo è visto quasi come una formalità, proprio il passaggio romano è quello più delicato e fondamentale: intanto perché il via libera del ministero italiano consentirà di utilizzare il marchio Dop da subito almeno per l'Italia e poi perché eventuali obiezioni o contenziosi, sempre possibili all'interno di una pratica per un marchio Dop, sarebbero definitivamente fugati in caso di responso positivo.

Logico quindi aspettarsi un lungo intervallo dal «verdetto» regionale a quello nazionale, ma proprio in questi giorni il presidente del Consorzio Strachitunt Alvaro Ravasio è pronto a volare a a Roma per discutere con i funzionari del ministero e quelli della Regione Lombardia il calendario dell'audizione pubblica che rappresenta da sempre il prologo per ottenere il marchio di Denominazione d'Origine Protetta.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 31 agosto

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