Camera di Commercio
Dolci: «Serve più chiarezza»

Un confronto. Questo chiede Umberto Dolci, consigliere della Camera di Commercio, ai suoi colleghi. E la richiesta passa attraverso una lettera  «nell'auspicio che si possa aprire un confronto franco sul ruolo che i consiglieri possono e devono avere in Camera di Commercio». Dolci, insomma, vuol chiarire meglio, perché, scrive, «così come stanno le cose ritengo riduttivo e mortificante essere corresponsabile di scelte non condivise».

Il rappresentante delle Associazioni dei consumatori nel consiglio della Camera di Commercio, individua «nell'allargamento della Giunta camerale», (da 8 a 10 il numero dei membri di Giunta, oltre al presidente), «uno svuotamento del ruolo del Consiglio». E ricordando un decreto legge (31 maggio n. 78 - Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), Dolci sostiene che ne sarebbe dovuta conseguire una diminuzione «non aumentare, il numero dei componenti la Giunta».

Dolci, quindi, lamenta la mancanza della convocazione del Consiglio camerale prima delle vacanze d'agosto per informare tutti i consiglieri. Ma, aggiunge Dolci, «anche di questa forma di partecipazione sembra che non se se senta la mancanza e che tutto debba essere demandato alla volontà di presidente e Giunta».

Emblematica, prosegue il consigliere, «la vicenda che vede attrice la partecipata “Bergamo Fiera Nuova” con relativo bilancio e annesso deficit. In tale contesto, poiché chi rappresenta le associazioni dei Consumatori ha il diritto/dovere di “contribuire alla costruzione di un Paese al passo con i tempi”» - conclude Dolci, per questo  - «ribadisco la determinazione a svolgere il ruolo assegnatomi nella massima trasparenza. Con la dovuta fermezza nel volere contribuire coscientemente alle scelte».

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