Comuni, riducendo le carte
risparmia anche il cittadino

Una rivoluzione digitale per ridurre i costi degli archivi cartacei dei Comuni e semplificare la vita al cittadino. È l'ambizioso obiettivo del progetto SiDoc (Sistema documentale comunale) che è stato presentato a sindaci e amministratori locali da Assonet, l'associazione che riunisce le imprese informatiche di Confesercenti.

Il progetto è nato da un intenso lavoro di ricerca e dalle esperienze degli operatori più qualificati del settore in collaborazione con l'Università di Bergamo, in risposta alle sollecitazioni venute dalla stessa pubblica amministrazione e dall'assessorato alla Semplificazione della Regione Lombardia.

SiDoc nasce dalle nuove urgenze maturate in questi ultimi anni. Secondo studi condotti da Unioncamere, la gestione documentale costa al cittadino il 2% del PIL e, di questo, almeno il 10% sarebbe recuperabile con una gestione digitale dei documenti. Questo vorrebbe dire che, per ogni cittadino, in Bergamasca si spendono 640 euro all'anno solo per trattare i documenti cartacei derivanti dalle varie operazioni amministrative e si potrebbero risparmiare oltre 50 euro per abitante ogni anno se si introducesse la digitalizzazione dei documenti.

«Lo studio di Assonet parte da basi più prudenti, ma arriva a risultati ugualmente significativi – spiega Giovanni Bonati, presidente di Assonet -: la gestione dei soli archivi primari costerebbe al cittadino 60 euro l'anno e, di questi, 30 euro l'anno per abitante potrebbero essere risparmiati grazie alle nuove tecnologie informatiche il cui costo sarebbe, una tantum, sotto le 15 euro per abitante. Per le amministrazioni comunali bergamasche significherebbe un risparmio annuo di 30 milioni di euro a regime».


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