San Pellegrino firmata «Bergamo»
Confesercenti sostiene l'idea

«Un piccolo sforzo per un grande risultato. Scrivere la parola "Bergamo" sulle bottiglie dell'acqua San Pellegrino,  sarebbe un eccezionale strumento di marketing turistico. Un piccolo sforzo per un grande risultato». Giacomo Salvi, direttore di Confesercenti Bergamo, approva con convinzione l'ottima proposta avanzata dall'assessore regionale Daniele Belotti di indicare la provenienza orobica sull'etichetta della minerale più famosa del mondo.

«Basta pensare che la San Pellegrino arriva ogni giorno sulle tavole di milioni di persone – prosegue Salvi - per capire quale vantaggi porterebbe alla nostra provincia e alla Valle Brembana in particolare, la cui economia va rilanciata con ogni mezzo possibile. L'etichetta “bergamasca” avrebbe un impatto eccezionale e servirebbe a promuovere il territorio e le sue eccellenze, anche in vista della futura apertura delle nuove terme».

Confesercenti, aggiunge Salvi, «non può che sostenere con entusiasmo questa proposta e prendere atto con soddisfazione della disponibilità manifestata dall'azienda». Confesercenti ribadisce di avere particolarmente a cuore le sorti della Valle Brembana e di San Pellegrino. Per questo motivo, scrive in un comunicato, «auspica che anche la realizzazione del nuovo polo termale si possa concretizzare in tempi brevi: lo impongono la storia e la bellezza della cittadina brembana. Ulteriori ritardi rischierebbero di trasformare una grande opportunità di rinascita in un'occasione persa».

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