Fiom, si va verso 4 ore sciopero
Interessata anche la Bergamasca

«Sì ai diritti, no ai ricatti», con questa parola d'ordine la Fiom-Cgil manifesterà il 16 ottobre a Roma, «contro la disdetta del Contratto nazionale dei metalmeccanici siglato nel 2008 da parte di Federmeccanica e contro il tentativo di rendere quanto accaduto alla Fiat un modello per il resto del mondo della lavoro», spiega il sindacato di Gugliemo Epifani.

Entro quella data, in tutte le province, aggiunge la Fiom-Cgil, «si dovranno svolgere 4 ore di sciopero, da organizzare e gestire territorialmente. Per definire i dettagli organizzativi e discutere del momento delicato per i metalmeccanici. Anche il sindacato bergamasco si mobilita e mette in programma, per questa settimana, 4 attivi dei propri delegati: il primo si terrà giovedì 30 settembre a Ponte San Pietro, dalle 9 alle 12,30, presso la biblioteca comunale. Gli atri 3, si svolgeranno venerdì 1° ottobre dalle 14 alle 18 a Bergamo (sala Lama, via Garibaldi 3 – sede Cgil), a Treviglio (sala Melograno della BCC Cassa Rurale di Treviglio), Nembro (sala Bonorandi)».

Sempre venerdì, prosegue il sindacato, «dalle 20,30 nella sala Lama della Cgil di via Garibaldi, la Fiom-Cgil incontrerà associazioni, partiti politici e gruppi studenteschi per spiegare la situazione e per cercare il sostegno della società civile. L'11 ottobre, poi, dalle 9,30 nell'aula magna dell'Università Bicocca in Piazza dell'Ateneo Nuovo 1 a Milano, si terrà l'attivo regionale dei delegati Fiom-Cgil. In vista della manifestazione a Roma, il 16 ottobre partiranno bus di lavoratori dalla Malpensata (alle 4 di mattina) e da vari altri centri della provincia (per prenotazioni tel. 035.3594404)».

Insieme ai delegati, ha commentato Eugenio Borella, segretario generale provinciale della Fiom-Cgil di Bergamo, «discuteremo di questo particolare momento, in cui non si fermano gli attacchi al contratto e in generale ai diritti dei lavoratori, che subiscono colpi ormai quotidiani. La nostra mobilitazione andrà contro la disdetta dal Contratto nazionale dei metalmeccanici siglato il 20 gennaio 2008 da parte di Federmeccanica e contro lo scambio perverso “lavoro/diritti” che la Fiat di Marchionne ha imposto e che Governo e Confindustria stanno cercando di far passare come modello generale da utilizzare in tutto il mondo del lavoro».

Come abbiamo chiesto anche a livello nazionale, ha concluso Borella, «sia a Federmeccanica che a Fim e Uilm, vorremmo che si fermasse questo attacco e si tornasse a chiedere direttamente ai lavoratori cosa pensano delle ultime vicende che li riguardano, che riguardano il loro contratto, e che si eliminasse la pratica degli accordi separati attraverso una consultazione dei lavoratori che abbia valore vincolante».

© RIPRODUZIONE RISERVATA