In un anno l'inflazione sale del 2%
Bergamo tra le più «care» al Nord

Nel mese di settembre 2010, l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), a Bergamo, risulta in diminuzione dello -0,5% rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente), si attesta a +2,0% in diminuzione rispetto al +2,1% registrato il mese scorso.

Due curiosità: la crescita più netta a settembre è riferita al prezzo delle carote: da 1,25 a 1,41 euro al chilo con un aumento del 12,8%. E Bergamo è più cara di Cremona (+1,1%), Lecco (+1,5%), Torino (+1,7%), Cagliari (+1,5%), Milano e Varese (+ 1,4%) e Brescia (+1,8%) ma si trova davanti a Como (+2,2%).

Nel mese, il capitolo che registra la variazione più marcata è quello dell'«Istruzione» dovuto ad un aumento dell'istruzione primaria e secondaria; delle scuole dell'infanzia e di formazione professionale. Segue «Abbigliamento e calzature» nel quale troviamo aumenti per gli abiti confezionati e biancheria uomo e donna, calzetteria, servizi di lavanderia abiti, riparazioni abbigliamento e calzature.

I capitoli «Mobili, articoli e servizi per la casa» e «Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili» risultano in crescita, infatti per quest'ultimo, si rilevano aumenti sui prodotti per la riparazione e la manutenzione della casa, spese condominiali, canone d'affitto e sui combustibili liquidi.

Risulta complessivamente in aumento, registrando un andamento fortemente contrastato, il capitolo «Generi alimentari, bevande analcoliche». Lieve apprezzamento anche per «Altri beni e servizi» dove salgono gli apparecchi elettrici per la cura della persona e i prodotti di oreficeria.

In diminuzione il capitolo dei «Trasporti» dovuto ai cali dei viaggi aerei e marittimi, e delle benzine; mentre in controtendenza vi sono rialzi sui noleggi veicoli senza autista, sui trasporti urbani (biglietto), acquisto biciclette e automobili fino a 4 metri.

Segue il capitolo delle «Comunicazioni» nel quale si rilevano diminuzioni sulle apparecchiature e materiale telefonico, mentre sono in crescita i servizi postali. In «Ricreazione, spettacolo e cultura» si registrano cali per gli stabilimenti balneari, i pacchetti vacanza tutto compreso, i parchi di divertimento, giochi e giocattoli, e per gli apparecchi e supporti di ricezione registrazione e riproduzione; mentre sono in crescita le manifestazioni sportive e i libri scolastici.

A seguire «Servizi ricettivi e di ristorazione» dove si rilevano forti diminuzioni delle voci Camping, Agriturismi e Alberghi; in salita le consumazioni di prodotti di pasticceria e gastronomia. Lieve calo per il capitolo «Servizi sanitari e spese per la salute». Invariato il capitolo «Bevande alcoliche e tabacchi».

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