Treviglio, lancio di uova alla Cisl
Piccinini: E' rottura con la Fiom

E' scontro aperto fra Cisl e Cgil. «Un gruppo composto da un centinaio di facinorosi, guidati dalla Fiom di Treviglio - riferisce Ferdinando Piccinini segretario generale Cisl -, sta assediando la nostra sede di Treviglio, lanciando uova e altri oggetti contro le vetrine». La protesta degli operai Fiom della Same di Treviglio nasce dopo la firma da parte di Cisl e Uil dell'accordo sulle deroghe al contratto nazionale siglato a Roma e non approvato dalla Cgil.

«E' un fatto di estrema gravità - continua Piccinini -, sospendiamo immediatamente ogni rapporto con la Fiom Cgil e chiediamo che il loro sindacata di esprima con una forte condanna nei confronti dei protagonisti di questi episodi. E' dovuta persino intervenire la Polizia per sedare gli animi, è un fatto grave».

La Cisl, in una nota, aggiunge che «il corteo degli operai Fiom è partito dalla Same, la storica fabbrica di trattori della cittadina bergamasca e, sotto la guida di Eugenio Borella, segretario generale FIOM di Bergamo, da poco eletto, ha raggiunto la piazza antistante la sede cislina, in via Pontirolo, di fatto assediandola e obbligando all'interno alcune decine di persone, tra operatori sindacali e iscritti che sono stati invitati dalla Polizia a non uscire e entrare in contatto con i manifestanti. L'aggressione è durata circa mezz'ora, al termine della quale il corteo è rientrato nello stabilimento, lasciando tutte le vetrine della sede completamente imbrattate».

«Un fatto gravissimo e inaccettabile- continua Ferdinando Piccinini -. Un atteggiamento così antidemocratico e offensivo nei confronti di un'altra organizzazione sindacale non si era mai riscontrato negli anni scorsi. Il fomentare un clima di scontro sociale tra lavoratori è irresponsabile e grave con le derive pericolose che può assumere. La Cisl bergamasca e tutte le categorie sospenderanno tutte le relazioni unitarie con la Cgil invitandola a prendere inequivocabilmente una forte presa di distanza e di condanna di tali atti. Siamo inoltre valutando di procedere dal punto di vista legale per i danni arrecati alla sede e per le pesantissime offese ricevute. Crediamo che il compito di dirigenti di un sindacato sia anche quello di mantenere un clima democratico e di rispetto il dibattito e il confronto tra le varie organizzazioni rifiutando e isolando ogni forma di violenza. La Cisl Bergamasca rimane comunque determinata a proseguire per la sua strada di un sindacato responsabile, libero e democratico che offre risposte concrete a lavoratori e pensionati».

Per Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl, «si tratta di un atto premeditato in quanto alcuni dirigenti della Fiom nella mattinata avevano soppeso gli impegni unitari per organizzare questo vero e proprio atto squadrista tipico degli anni più cupi del ventennio fascista contro un'organizzazione sindacale democratica, i suoi lavoratori e i pensionati. I massimi dirigenti sindacali della Fiom bergamasca se ne sono anche resi corresponsabili con la loro presenza fisica. Lo riteniamo un atto gravissimo e intollerabile per qualsiasi organizzazione democratica del nostro paese, che offende non solo la Fim e la Cisl, i nostri operatori, gli iscritti e i pensionati, ma anche la storia di un'organizzazione sindacale come la Cgil. La Fim Cisl sospende immediatamente i rapporti unitari e chiederemo l'immediato incontro tra i segretari di Fim Fiom e Uilm di Bergamo».

Venerdì mattina, alle 11, è convocata una conferenza stampa, nella sede della Cisl di via Carnovali 88 a Bergamo, alla quale prenderanno parte Ferdinando Piccinini, Ferdinando Uliano e Salvatore Catalano, responsabile sindacale della sede di Treviglio.

La Segreteria della Uil di Bergamo unitamente alla Segreteria Regionale in una nota «esprime la propria solidarietà alla Cisl di Bergamo colpita dall'aggressione della propria sede di Treviglio da parte di un gruppo di lavoratori della Same nel corso del corteo organizzato dalla Fiom Cgil. Le Segreterie della Uil esprimono inoltre tutta la loro preoccupazione per il fiorire, nell'ultimo mese, di iniziative manifestamente “aggressive” nei confronti di altre sigle sindacali secondo una logica che nulla ha a che vedere con il normale e civile confronto democratico. Questo clima corre solo il rischio di alzare il livello di tensione e favorire, in questo modo, chi nello scontro sociale pensa di raccogliere consensi, a costo di procurare ulteriori divisioni all'interno del mondo del lavoro, sulla base di una presunta e aprioristica legittimità delle proprie posizioni. L'iniziativa di oggi ha così già prodotto il grave risultato immediato di sospendere i rapporti unitari anche confederali (in attesa di una presa di posizione della Cgil), che a Bergamo avevamo tentato, pur con tutte le difficoltà del caso, di non interrompere, soprattutto in questo momento delicato a causa della crisi e delle ricadute sul piano produttivo e occupazionale».

Anche la Uil di Milano e Lombardia «esprime la propria solidarietà alla Cisl di Bergamo e al segretario regionale Gigi Petteni per i gravi episodi vericatisi a Treviglio dove dalla violenza verbale si è passati all'intimidazione fisica. E' un brutto segnale che ci riporta indietro nel tempo e che va condannato fermamente. Questo episodio , che ci auguriamo non faccia scuola, rende più difficile recuperare un rapporto costruttivo tra le organizzazioni sindacali in un momento già segnato da profonde divisioni. Questi episodi devono insegnare a ciascuno di noi che la politica a geometria variabile crea solo confusione. I gruppi dirigenti sono chiamati a lavorare su un progetto di ricomposizione dell'unità di azione, ma ciò ha maggiori probabilità di successo se ognuno svolge coerentemente il proprio ruolo».

Sulla vicenda interviene Nino Baseotto, segretario generale Cgil della Lombardia che dichiara: «Considero grave e sbagliata la decisione di Fim e Uilm di firmare con Federmeccanica un accordo che accentua ancora di più la possibilità di derogare a normative e parti economiche il CCNL. Da questo punto di vista tale accordo allontana ulteriormente le posizioni all'interno dei sindacati confederali, dopo la scelta di Federmeccanica prima di escludere il sindacato più rappresentativo delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, la Fiom, dal rinnovo del CCNL, e, poi, di disdire il CCNL del 2008. Esprimo quindi – ha proseguito Nino Baseotto – un giudizio sindacale netto e preciso, ma con altrettanta chiarezza dico che non condivido e giudico sbagliata la scelta di indirizzare la protesta dei lavoratori Same di Treviglio contro la locale sede della Cisl. Penso sia un errore grave qualsiasi atto che porta a considerare controparte o avversario un'altra organizzazione sindacale, e non le controparti datoriali e il governo che da tempo lavorano a dividere il sindacato. Questo vale per noi come per tutti».

Oggi i lavoratori della Same di Treviglio hanno scioperato. Nell'azienda metalmeccanica che occupa circa 1200 persone (di cui la metà operai), i macchinari sono fermi e, secondo la Fiom Cgil, circa il 90% degli operai ha incrociato le braccia. Un corteo ha intralciato il traffico lungo la ex strada statale 11.  La Fiom Cgil di Bergamo ha annunciato che venerdì 30 sarà sciopero (di un'ora) sia alla N&W Vending di Valbrembo che alla Brembo di Curno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA