La vicenda della «Donora»
salta l'incontro in Provincia

Un incontro importante, atteso dai lavoratori, in cui, secondo la Fiom-Cgil «si poteva iniziare ad entrare nel merito della possibile ricollocazione di almeno una quindicina» dei 150 ex dipendenti Donora che ancora sono senza prospettive di impiego. Invece, fa sapere la Cgil, è stato rinviato dall'Assessorato provinciale alla Formazione e Lavoro di Bergamo l'incontro che il 7 ottobre alle 17, avrebbe riportato al tavolo Fim-Cisl, Fiom-Cgil, la proprietà dell'area ex Donora e, anche se era solo un'ipotesi, il nuovo futuro acquirente (la stipula del compromesso è prevista per metà ottobre).

La storica azienda metalmeccanica che produceva qui i frigoriferi per il gruppo Candy, ricostruisce la vicenda la Cgil, è chiusa ormai da metà 2006, con l'eccezione del magazzino. Il 31 dicembre 2009 si era concluso un periodo di cassa integrazione in deroga. Alla Regione i sindacati avevano chiesto di intervenire per un allungamento della cassa, poi ottenuto con decorrenza dal 1° gennaio.

L'ultimo periodo di cassa è finito il 31 agosto scorso. Con un fax che fa riferimento alle decisioni Fim in seguito ai fatti accaduti a Treviglio il 30 settembre, la Provincia martedì 5 ottobre alle 16,30 ha rinviato l'incontro, scrivendo: «Preso atto della decisione assunta dalla Fim-Cisl di Bergamo di sospendere e rinviare le attività a carattere unitario già programmate, con la presente si comunica che l'incontro in oggetto è rinviato a data da destinarsi».

Giovedì scorso, si era tenuto un altro incontro convocato dallo stesso assessore Zucchi, aggiunge la Cgil, a cui avevano partecipato i sindacati, la proprietà e il sindaco di Cortenuova, Gianmario Gatta. In quell'occasione, visto che a breve è in programma la vendita dell'area e visto che si annuncia l'avvio del progetto per il polo logistico a partire da gennaio, i sindacati avevano chiesto un ulteriore periodo di copertura di cassa integrazione fino alla fine del 2010 «per attendere che si profilino tutti i dettagli della nuova situazione e per traghettare all'avvio del polo logistico quei lavoratori che saranno ricollocati», dicono alla Fiom.

La Provincia aveva, poi, aggiornato il confronto, di nuovo negli uffici di Viale Papa Giovanni XXIII. «Troviamo non giustificabile questo atteggiamento della Provincia, che ha agito cancellando il confronto a seguito della disdetta di tutti gli incontri unitari da parte della Fim», spiegano Gianluigi Belometti e Gennaro Palazzo della Fiom-Cgil di Bergamo. «La cancellazione dell'incontro di giovedì 7 ottobre è particolarmente grave perché ad esso erano collegati tempi tecnici e impegni presi da parte dell'azienda. Ora tutto potrebbe slittare non sappiamo a quando, in una vicenda che già è scivolata oltre i tempi ragionevoli». E dunque, chiedono la riconvocazione del tavolo per giovedì come previsto.

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