Borella (Cgil): «A Treviglio
c'erano anche iscritti alla Cisl»

Alla manifestazione della Fiom a Treviglio, culminata con il lancio di uova e altri oggetti contro le vetrine della sede della Cisl da parte di un gruppo di un centinaio di persone partite dalla Same, «c'erano anche alcuni iscritti alla Fim», il sindacato di categoria dei metalmeccanici Cisl.

Lo ha raccontato Eugenio Borella, segretario generale della Fiom-Cgil di Bergamo, che nei giorni scorsi era stato indicato come il responsabile dei fatti, perché si trovava alla guida del corteo. Borella, che è tornato su quei fatti a margine di un'assemblea a Milano ha anche aggiunto che «non c'è stato nessun assalto, si sono lanciate delle uova e qualche mortaretto, un gesto assolutamente sbagliato, ma la sede è rimasta sempre agibile. C'era la polizia, che non è intervenuta, e il corteo si è mantenuto distante restando in mezzo alla piazza, lasciando alle persone la possibilità di entrare e uscire dagli uffici».

E a proposito della presenza di iscritti alla Fim-Cisl nel corteo, alla domanda se i manifestanti fossero tutti simpatizzanti della Fiom, il segretario Borella ha aggiunto: «Lla Same ha 1.200 dipendenti: logicamente non li conosco tutti; erano in parecchi e, a detta del funzionario che segue l'azienda, c'erano anche alcuni iscritti alla Cisl».

Quanto alla sua presenza, Borella l'ha motivata spiegando di essere «arrivato in ritardo dopo un incontro a Lecco», ma di aver voluto partecipare comunque perché «un segretario deve stare sempre con i lavoratori, salvo impedimenti di altra natura».

Sull'episodio, ha poi voluto precisare, «si sta strumentalizzando troppo, distorcendo e ingigantendo la dinamica dei fatti». Sul rischio di espulsione dal sindacato si è detto «sereno, perché penso di essermi comportato in modo giusto per un dirigente sindacale, che, quando c'è una manifestazione di lavoratori, scende in piazza con loro e sta alla testa del corteo».

LA REPLICA DELLA CISL: «SIAMO ALLA QUINTA VERSIONE»
«Alla dichiarazione paradossale del segretario della Fiom di Bergamo - ha subito replicato Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl - rispondo con una domanda: chi ha venduto le uova al segretario Fiom-Cgil di Bergamo, era forse iscritto alla Cisl? Visto che siamo alla quinta versione dei fatti fornita in pochi giorni, forse è un ulteriore elemento che può utilizzare per minimizzare l'atto violento di cui si è reso protagonista insieme ad un gruppo di lavoratori».

E aggiunge: «Non si è reso conto della gravità di quanto è successo e che l'espediente da lui trovato è maldestro e offende non solo chi ha subìto l'aggressione, ma la stessa organizzazione che rappresenta? Dovrebbe invece riflettere che queste dichiarazioni certo non servono per ripercorrere un cammino unitario tra le organizzazioni sindacali nell'interesse dei lavoratori che rappresentiamo».

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