Infortuni sul lavoro, i sindacati:
«Perseguire le responsabilità»

I sindacati scendono di nuovo in campo per sollecitare interventi contro gli infortuni sul lavoro. «A pochi giorni dall'ultimo infortunio mortale, avvenuto venerdì scorso - scrivono -, un altro gravissimo incidente sul lavoro è avvenuto martedì alla 3v Sigma di Grassobbio dove un operaio di una ditta esterna, addetto a lavori di sistemazione delle coperture dei capannoni, è precipitato da oltre 8 metri di altezza».

«Un altro gravissimo infortunio avvenuto con le medesime caratteristiche: ancora una caduta dall'alto, ancora una volta il lavoratore non era dotato di dispositivi di protezione. Così non è possibile andare avanti. Così - denunciano a nome di Cgil, Cisl e Uil, Luciana Fratus, Pierangelo Mariani e Amerigo Cortinovis - si precipita nella preistoria della sicurezza sul lavoro. L'abbiamo appena detto e lo ripetiamo: non ci sono più scuse, non si può invocare la fatalità; oggi i dispositivi di protezione e gli accorgimenti tecnici permettono di lavorare a qualsiasi altezza in assoluta sicurezza».

«Quindi - sottolineano i sindacati - se un lavoratore precipita, come è avvenuto in queste due ultime circostanze, vanno ricercate e perseguite tutte le responsabilità. Chiediamo ancora una volta chiarezza e lo faremo anche usando, a questo punto, tutti i mezzi legali a nostra disposizione. Se questo infortunio, come altri infortuni gravi avvenuti nei giorni scorsi, fosse riconducibile nelle responsabilità alla logica dell'appalto (forse al subappalto) al minimo ribasso, e al massimo risparmio possibile, aprirebbe scenari inquietanti, perché abbassare i costi significa semplicemente addossarli a qualcun altro».

«In questo caso chi ci rimette sono sempre i lavoratori che subiscono condizioni economiche, sociali, ambientali e di sicurezza, inadeguate, non rispettose delle norme sulla prevenzione e della legalità. Non si deve pertanto abbassare la guardia ma essere consapevoli che fare sicurezza significa salvaguardare la salute e l'integrità dei lavoratori».

«Chiederemo già dalle prossime ore al prefetto che si attivi rapidamente per la convocazione del tavolo provinciale su Legalità e Sicurezza».


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