Allarme di piccole e medie imprese:
tempi troppo lunghi per i pagamenti

Sono sempre più pesanti i ritardi nei pagamenti alle piccole e medie imprese che, a causa della scarsa liquidità, sono in difficoltà a fronteggiare anche le incombenze ordinarie, come i pagamenti degli stipendi ai propri dipendenti. Agli ormai cronici ritardi della pubblica amministrazione italiana, che salda i suoi debiti dopo sei mesi, dato tre volte superiore alla media europea (67 giorni), negli ultimi mesi si sono aggiunti anche quelli dei privati, rendendo difficili i rapporti tra le imprese stesse.

Una situazione non più sostenibile e più volte denunciata anche dalle imprese bergamasche, come evidenzia l'Associazione artigiani che chiede la mobilitazione di parlamentari e politici a tutti i livelli. «La crisi ha messo in ginocchio le nostre imprese - dice il presidente Angelo Carrara - che ora sono al collasso a causa dei prolungati ritardi nei pagamenti delle fatture per lavori già eseguiti, per committenti non solo pubblici ma ora anche privati. E mi riferisco per esempio ai grossi gruppi di distribuzione a cui molte delle nostre aziende sono legate da rapporti commerciali e che fino ad alcuni mesi fa erano pagatori puntuali. Gli imprenditori ci evidenziano un quadro pesantemente negativo con una media di insoluti ultimamente molto elevata. Se perfino i clienti più fidelizzati sono in difficoltà, è evidente che si crea una catena di effetti che alla fine ricadono sulle Pmi, che hanno minore potere contrattuale, con tutto quello che ne consegue per esposizioni bancarie, pagamenti di stipendi e occupazione».

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