Fim, Fiom e Uilm, pace rinviata
Un nuovo tentativo il 21 ottobre

Quasi un nulla di fatto tra Fim Fiom e Uilm nel primo incontro dopo i fatti di Treviglio. I metalmeccanici di Cisl e Uil hanno proposto ai colleghi Cgil la stesura di un documento unitario nel quale si condannavano senza alcun distinguo la violenza e gli attacchi alle sedi sindacali. La Fiom si è invece presentata per poter approntare solo una scaletta di incontri per le assemblee nelle fabbriche, situazione per la quale sia Fim che Uilm si sono dette comunque pronte. Non ha sortito miglior risultato nemmeno la seconda opzione avanzata da Fim e Uilm, e cioè quella di approvare e assumere i contenuti del documento di Cgil Cisl Uil provinciali.

«Anche a questa proposta la Fiom non ha saputo offrire una risposta positiva – dice Ferdinando Uliano, segretario Fim Bergamo -, adducendo motivi di opportunità che lo obbligavano a portare all'interno della sua categoria le proposte lì formulate per poter discutere e decidere. Per cui sono rimaste lettera morta anche l'idea di sottoscrivere un documento che dettasse alcune regole per i comportamenti in fabbrica durante le assemblee, l'utilizzo delle bacheche e i regolamenti per le elezioni di delegati e rappresentanti aziendali. Tutto rinviato al 21 ottobre, dopo che la Fiom avrà fatto una verifica interna».

«Come Uilm e come Fim - spiega il "padrone di casa" Nozza - abbiamo proposto un testo che condannasse ogni tipo di violenza e di intolleranza a livello sindacale su cui non si può e non si deve transigere». In più però hanno aggiunto un elemento importante: «Siamo però disponibili - aggiunge il segretario Uilm - a convocare delle assemblee, dandoci regole certe, per far si che i lavoratori possano esprimersi liberamente, anche sul tema delle deroghe. Dalla Fiom però non è arrivata una risposta definitiva, così abbiamo preferito riaggiornarci».

Prezioso comunque finora il ruolo di mediazione proprio della Uilm che sia prima che durante l'incontro ha cercato di smussare il più possibile gli angoli. Da parte Fiom si preferisce rimandare al prossimo incontro tra una settimana: vedremo cosa accadrà – ha detto il segretario Eugenio Borella – per natura sono ottimista, mi auguro che la riunione del 21 possa chiudere il discorso.

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