Ex Legler, decretato il fallimento
Non tutto il male vien per nuocere

Fallimento. Alla fine la difficile e articolata vicenda Legler è giunta al capolinea. Oltre 2 anni di agonia: produttiva per l'azienda e occupazionale per i suoi 290 lavoratori bergamaschi.

Fallimento. Alla fine la difficile e articolata vicenda Legler (o più precisamente Texfer, come da nuova denominazione della società di Ponte San Pietro) è giunta al capolinea. Oltre 2 anni di agonia: produttiva per l'azienda e occupazionale per i suoi 290 lavoratori bergamaschi.

E che proprio dal capolinea del fallimento potrebbe «rilanciare» la propria corsa in vista di un auspicabile, quanto da tempo atteso, subentro imprenditoriale. Sì, perché potrebbe apparire un'assurdità, ma il fatto che venerdì il Tribunale di Bergamo abbia definitivamente sancito la fine della storia della ex Legler dichiarandone il fallimento  in realtà rischia di diventare un nuovo trampolino di lancio.

Il fallimento, infatti, da un lato apre di diritto le porte alla liquidazione di tutto quanto è a disposizione per coprire i debiti in essere della società: ma da un altro punto di vista crea le situazioni migliori per tentare di aggiudicarsi, a condizioni di realizzo, quello che in precedenza poteva essere «conquistato-rilevato» con maggiori esborsi.

Ancora una volta, quindi, occorrerà attendere l'evolversi della situazione.

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