Ancora presidi alla Donora
L'azienda riconsidera gli impegni

Di nuovo cancelli sigillati dal presidio dei lavoratori alla Donora di Cortenuova, la storica azienda metalmeccanica che produceva i frigoriferi per il gruppo Candy, dove ancora senza prospettive di lavoro restano in 150.

Di nuovo cancelli sigillati dal presidio dei lavoratori alla Donora di Cortenuova, la storica azienda metalmeccanica che produceva i frigoriferi per il gruppo Candy, dove ancora senza prospettive di lavoro restano in 150.

Dopo un presidio continuo terminato sabato scorso, mercoledì la protesta è ricominciata (e sarà al oltranza) a seguito di una lettera dell'azienda recapitata mercoledì all'assessore provinciale Enrico Zucchi e, per conoscenza, anche al Prefetto di Bergamo e a Fiom-Cgil e Fim-Cisl. In essa si legge che, a causa delle «modalità operative del suddetto blocco» che  «stanno determinando una situazione sempre più insostenibile con importanti danni patrimoniali e non sia per l'azienda che per il fornitore»…..«informiamo che stante l'attuale situazione … l'azienda intende riconsiderare il rispetto degli impegni assunti … compreso quello della ricollocazione di 15 lavoratori ex Donora presso il polo logistico di Cortenuova».

«La cessione ad un ipotetico imprenditore interessato all'area e allo stabilimento - scrive la Cgil - continua ad essere posticipata e anche durante gli ultimi incontri negli uffici dell'assessorato provinciale al Lavoro e Formazione il gruppo Candy non ha parlato di date né ha svelato il nome dell'imprenditore ai sindacati. I presidi degli scorsi giorni sono stati organizzati proprio per sboccare la situazione e, finalmente, per sapere quale sarà il destino dei lavoratori ex Donora».

«“E' del tutto evidente che il presidio è diventato permanente perché ancora non abbiamo ricevuto informazioni precise su chi sarà il nuovo imprenditore né riusciamo ad ottenere la programmazione di un incontro serio in cui si parli davvero del destino di questi lavoratori” ha Eugenio Borella, segretario generale provinciale della FIOM-CGIL. “Dal 2006 l'azienda è chiusa e, subito, nell'accordo di quell'anno, si parlò di impegno alla ricollocazione da parte dell'azienda. A quattro anni di distanza, nessun lavoratore è stato aiutato a ricollocarsi. Ora, Candy non prenda la scusa del presidio di lavoratori stanchi ed esasperati per non mantenere nemmeno l'ultimo impegno, confermato anche quest'estate e che riguarda 15 posti di lavoro”».

La Donora è chiusa ormai da metà del 2006, con l'eccezione del magazzino. Il 31 dicembre 2009 si era concluso un periodo di cassa integrazione in deroga. Alla Regione i sindacati avevano chiesto di intervenire per un allungamento della cassa, poi ottenuto con decorrenza dal 1° gennaio. L'ultimo periodo di cassa è finito il 31 agosto scorso. Le dimensioni in passato: Per i lavoratori Donora, che nel 2001 erano 600, dopo una serie di riduzioni d'organico il colpo di grazia era arrivato il 22 novembre 2005 quando l'amministratore delegato aveva annunciato l'imminente chiusura dello stabilimento. In quel periodo vi lavoravano in 385. Per tutto il 2006, scioperi, blocchi di autostrade, incontri al Ministero e con le istituzioni locali, proteste allo stadio, ma soprattutto un lunghissimo presidio di quasi tre mesi avevano accompagnato le trattative.

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