«Tosca Blu» non sente la crisi
Non solo borse, anche le scarpe ok

Non sembra sentire la crisi la Minoronzoni di Ponte San Pietro, azienda specializzata nella produzione di cinture e, con il marchio Tosca Blu, di borse, giacche e giubbotti.

«C'è la crisi», dice Giacomo Ronzoni, 57 anni, amministratore unico della Minoronzoni di Ponte San Pietro, azienda specializzata nella produzione di cinture e, con il marchio Tosca Blu, di borse, giacche e giubbotti. Eppure, il suo gruppo sembra andare a gonfie vele, in controtendenza rispetto al grosso delle imprese in generale e anche di quelle del settore.

Il fatturato è tornato a risalire, l'espansione sui mercati continua, l'apertura di nuovi negozi procede con ritmi molto elevati. Dietro questa tendenza c'è una precisa strategia e una scommessa risultata vincente. Quella, in particolare, di puntare, come è avvenuto, sulle calzature con la linea Tosca Blu Shoes e, in prospettiva, sull'abbigliamento.

Il gruppo bergamasco ha rilevato il ramo d'azienda di una fabbrica costruttrice di scarpe (finita in liquidazione) nel Veronese, a Cologna Veneta (15 dipendenti) che ora produce per Tosca Blu Shoes. I risultati delle vendite di calzature sono confortanti. E anche per la linea di pelletteria Tosca Blu (borse, giubbotti, giacche) l'incremento registrato è dell'ordine del 10%.

A dare impulso ai ricavi è anche la rapida espansione dei negozi Tosca Blu in Italia e nel mondo: dopo Venezia (aeroporto Marco Polo) e Milano (Via Monte Napoleone), nei giorni scorsi è toccato al punto-vendita nel centro di Varsavia e ai primi di dicembre sarà la volta del negozio da 50 metri quadrati all'interno dell'aeroporto di Orio al Serio e a quello di Taormina, in Sicilia.

Leggi di più su L'Eco in edicola venerdì 19 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA