Nuovo Ente della panificazione
per garantire più tutele a tutti

Bergamo ha aperto la strada. A novembre del 2009 un accordo provinciale ha istituito il Comitato bilaterale per l'apprendistato e la formazione continua nel settore della panificazione. Ora il contratto regionale appena rinnovato recepisce l'idea.

Bergamo ha aperto la strada. A novembre del 2009 un accordo provinciale ha istituito il Comitato bilaterale per l'apprendistato e la formazione continua nel settore della panificazione. Ora il contratto regionale appena rinnovato recepisce l'idea e stabilisce che Comitati analoghi vengano istituiti in tutte le province lombarde. Con un passo in più.

Lo stesso comitato viene costituito a livello regionale e farà parte del nuovo Ente bilaterale regionale della panificazione. Questo assorbirà le funzioni fino ad oggi svolte dalla Cassa mutua della panificazione, attiva dal 1981 e fondata a suo tempo, ricordano gli addetti ai lavori, con la firma per la Flai-Cgil dell'allora segretario regionale Susanna Camusso, oggi leader della Cgil nazionale.

Il nuovo Ente regionale arriva a pochi mesi dalla fondazione dell'Ente nazionale Ebipan, di cui è vicepresidente il bergamasco Attilio Cornelli, segretario regionale della Fai-Cisl. Obiettivo dell'Ente regionale sarà estendere i servizi di assistenza integrativa in caso di malattia e infortunio e raggiungere tutti i 20 mila lavoratori del comparto, che lavorano in 4.500 panifici in tutta la regione, poco meno di un decimo concentrati in Bergamasca, con 1.200 lavoratori in 400 imprese. Fino ad oggi, infatti, la Cassa mutua non era obbligatoria ed è arrivata a contare sì e no un migliaio di lavoratori iscritti.

Oltre a rendere universali le prestazioni della mutua, l'Ente bilaterale avrà altre competenze aggiuntive. Della formazione si è detto. Un ambito d'impegno non indifferente. Roberto Capello, presidente dell'Unione regionale panificatori oltre che dell'Aspan Bergamo, lo riassume con il concetto della «scuola bottega» che deve dare agli apprendisti una visione completa del lavoro: dalle teglie da lavare agli impasti, dalle cotture all'organizzazione.

Ad oggi solo il Comitato bergamasco ha già accompagnato una cinquantina di apprendisti: quelli che nella primavera del 2010, primo anno di funzionamento, arrivavano al termine del triennio formativo e i nuovi ancora in formazione.

L'Ente bilaterale regionale si occuperà inoltre di sicurezza sul lavoro, con i rappresentanti territoriali che in un mondo di micro imprese sovrintendono alla materia per zone geografiche anziché per singole aziende, e di previdenza complementare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA