Interrotte le procedure di mobilità
Sale la protesta alla nuova Pansac

Nuove preoccupazioni per i lavoratori della Pansac. Nello stabilimento di Portogruaro, i lavoratori stanno dando vita a un picchettaggio di fronte ai cancelli dell'azienda per evitare il trasferimento di macchinari e prodotti in altri stabilimenti del Gruppo.

Nuove preoccupazioni per i lavoratori della Pansac. Nello stabilimento di Portogruaro, i lavoratori stanno dando vita a un picchettaggio di fronte ai cancelli dell'azienda per evitare il trasferimento di macchinari e prodotti in altri stabilimenti del Gruppo. Tale notizia ha avuto pesanti ripercussioni e i vertici aziendali si sono resi protagonisti di un vero e proprio ricatto, ai danni dei lavoratori, interrompendo, di fatto, l'esecuzione degli accordi di mobilità sottoscritti con tutte le sigle sindacali nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, e che interessano anche lo stabilimento di Zingonia.

La direzione della Pansac International minaccia di non dare seguito agli accordi di mobilità volontaria in tutti i siti Pansac fino a quando non si risolverà la situazione a Portogruaro. «Condanniamo fermamente la scelta aziendale di disdire un accordo nazionale col quale si era concordato un percorso di mobilità volontaria – dichiarano Valentina Cappelletti, della FILCTEM CGIL, e Luciano Bartolomei, della FEMCA CISL - solo perché l'azienda non trova la soluzione idonea in un sito che rappresentava per lei un problema già da tempo».

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