Il gruppo Agnelli in Polonia
Nuovi serramenti in arrivo

Il più che centenario gruppo Agnelli di Lallio recupera le posizioni perse per effetto della crisi e prepara nuovi sviluppi, inclusa la prima sede produttiva all'estero, in Polonia. E c'è spazio per lo sviluppo di nuove attività. Tra i principali progetti di quest'anno c'è l'avvio di una nuova produzione di serramenti.

Il più che centenario gruppo Agnelli di Lallio recupera le posizioni perse per effetto della crisi e prepara nuovi sviluppi, inclusa la prima sede produttiva all'estero, in Polonia. Attivo dal 1907 nel settore dell'alluminio, con aziende che spaziano attualmente tra trafilerie e profilati (Alexia), pentole professionali (Baldassare Agnelli e Fasa), produzioni oggetti in codesign e infissi (Alucolor, Aluproject ed Esedra), oltre a commercio metalli (Agnelli Metalli), il gruppo ha chiuso il 2010 con un rimbalzo del 28% del fatturato aggregato (al lordo delle operazioni infragruppo) a 114 milioni di euro, tornando di fatto a livelli pre-crisi.

L'attività industriale durante il periodo della crisi ha avuto un limitato e già concluso ricorso alla cassa integrazione, in particolare all'Alexia, mentre complessivamente gli occupati sono addirittura cresciuti dell'11% rispetto al 2009 a quota 307 dipendenti. Il gruppo della famiglia Agnelli, con interessi anche nell'editoria (Giornale di Bergamo), è guidato dalla terza generazione imprenditoriale, i fratelli Baldassare e Paolo, mentre è già in azienda la quarta generazione, con i figli di Paolo (Cristiano ed Enrico) e di Baldassare (Angelo).

Nel corso degli ultimi cinque anni il gruppo ha effettuato investimenti per 29,5 milioni di euro che hanno riguardato in particolare la fondazione, insieme ad altri quattro soci, di una fonderia nel bresciano (la Billette Alluminio) dove il gruppo «ricicla» gli sfridi procurandosi materiale per l'estrusione. Sono stati inoltre effettuati investimenti in robotizzazione alla Baldassare Agnelli e alla Alexia di Grondona (Sondrio) dove tra l'altro è stato automatizzato il movimento del magazzino «Non farlo avrebbe mantenuto nove posti, ma avrebbe anche comportato minore sicurezza e maggiori scarti - dice Paolo Agnelli -. L'occupazione è stata comunque aumentata con il passaggio da due a tre turni».

E c'è spazio per lo sviluppo di nuove attività. Tra i principali progetti di quest'anno c'è l'avvio di una nuova produzione di serramenti, proseguendo nella verticalizzazione. Novità è soprattutto la localizzazione, che porterà alla prima produzione del gruppo all'estero, vicino a Katowice, in Polonia, dove Agnelli è presente da vent'anni con una società commerciale. «Abbiamo scelto la Polonia per i minori costi di mano d'opera, di energia e di tasse, oltre che per una minore burocrazia che ci ha permesso di avere le autorizzazioni in tempi stretti e anche per una serie di agevolazioni concesse peraltro con rigore e con verifica di quanto verrà realizzato - spiega Paolo Agnelli -. Inizieremo con una decina di persone e con macchinario automatizzato per prodotti tecnologicamente competivi. Entro la fine dell'anno pensiamo di cominciare la produzione».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 10 marzo

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