Staff leasing alla Saip&Schyller:
parti distanti, ed è rottura

Distanza fra le parti fino alla rottura della trattativa, martedì mattina, al tavolo aperto in Confindustria a Bergamo sulla stabilizzazione dei lavoratori somministrati in Saip&Schyller a Stezzano, dove al momento lavorano duecento persone e sono in forza circa sessanta lavoratori in somministrazione, di cui quindici presenti da più di venti mesi.

Nell'azienda metalmeccanica specializzata nella produzione di materiale elettrico - si legge in un comunicato della Cgil - alcune settimane di trattativa (da febbraio) hanno condotto a una proposta dell'azienda di assumere quattro lavoratori a tempo indeterminato per svolgere mansioni specializzate, ma per gli altri quindici lavoratori somministrati di più lunga presenza in azienda viene riproposto l'utilizzo dello staff leasing, ovvero la somministrazione a tempo indeterminato.

«Ci eravamo già opposti, come Fiom, a questo strumento e avevamo formulato un'alternativa - spiega Margherita Dozzi della segreteria provinciale Fiom Cgil di Bergamo - che permettesse l'assunzione degli stessi quindici lavoratori come previsto dal Contratto Collettivo nazionale di Lavoro delle agenzie interinali, da parte delle società di fornitura e la progressiva e chiara programmazione delle assunzioni a tempo indeterminato da parte di Saip nel giro di 12/24/36 mesi».

«Questa soluzione è, però, stata scartata dall'azienda perché, a suo dire, non la tutela abbastanza: la trattativa per la Fiom è, dunque, interrotta. Valuteremo con i delegati le iniziative sindacali e legali a disposizione. Ci sbalordisce che im Cisl continui a rendersi disponibile a discutere di staff leasing. Valuteremo come molto grave un accordo separato sul tema: come Fiom riteniamo che la lotta alla precarietà di lavoratori che restano nell'incertezza lavorativa per mesi, se non per anni, nelle aziende bergamasche, debba passare attraverso l'unica forma di rivendicazione sindacale possibile, cioè il lavoro a tempo indeterminato».

Per questo secondo la Fiom definire un accordo che legittimi lo staff leasing nella provincia bergamasca come forma alternativa alle assunzioni costituirebbe «un precedente pesante che deve preoccupare tutti i lavoratori, le lavoratrici e le organizzazioni sindacali».

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