Bonduelle, trovato un accordo
sui contratti dei 120 lavoratori

Mercoledì pomeriggio, 30 marzo, le Rsu dell'azienda di San Paolo d'Argon insieme ai segretari generali provinciali Luigi Bresciani per la Cgil e Ferdinando Piccinini per la CISL, e ai segretari generali di categoria di Flai Cgil e Fai Cisl, hanno siglato con l'azienda un accordo che impegna Bonduelle alla verifica delle conseguenze del cambio di contrattazione nazionale.

Unilateralmente - sostiene Cgil in un comunicato -, dall'inizio di marzo, la controllata Bonduelle «Naturalmente società agricola arl» ha deciso di applicare a 120 lavoratori il Contratto Nazionale del settore Terziario al posto di quello applicato in precedenza dell'Industria Alimentare. Mercoledì pomeriggio, 30 marzo, le Rsu dell'azienda di San Paolo d'Argon insieme ai segretari generali provinciali Luigi Bresciani per la Cgil e Ferdinando Piccinini per la CISL, e ai segretari generali di categoria di Flai Cgil e Fai Cisl, hanno siglato con l'azienda un accordo che impegna Bonduelle alla verifica delle conseguenze del cambio di contrattazione nazionale.

Con l'avvio del trasferimento a San Paolo d'Argon dove lo stabilimento è stato ricostruito dopo il rogo del 2008, infatti, la filiale orobica del gruppo francese ha deciso, unilateralmente, di applicare a tutti i lavoratori trasferiti il Contratto Collettivo nazionale del Terziario, che secondo i sindacati sarebbe più svantaggioso. Il testo siglato oggi dalle parti prevede due incontri di verifica, il primo a maggio e il secondo a dicembre 2011. Ad essi parteciperanno anche le organizzazioni sindacali del settore alimentare.

L'obiettivo sarà la verifica delle buste paga dei singoli lavoratori trasferiti. Nel caso gli stipendi netti individuali risultino inferiori a causa del cambio di Contratto, “la società si impegna a condividere opportune soluzione economiche”, si legge nell'intesa. “Abbiamo richiesto anche come confederazioni, in un momento di stallo, la ripresa del confronto con la direzione Bonduelle per permettere di arrivare ad accordo che tuteli salario e diritti” ha commentato poco fa Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della Cgil.

“Rimane la delusione per la mancata conferma dell'applicazione del Contratto nazionale dell'Industria Alimentare, di gran lunga migliore dal punto di vista economico e normativo, soprattutto alla luce dell'accordo separato sul contratto del settore del Terziario” aggiunge Stefano Previtali, segretario generale provinciale della Flai Cgil. “Malgrado queste cattive premesse, siamo riusciti ad impegnare l'azienda a due verifiche che ci permetteranno di limitare i danni”.

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