Le maison trevigliesi
puntano sui mercati esteri

Come da tradizione, Treviglio si presenta al Salone del Mobile agguerrita e con diverse novità per le 5 «maison» presenti.

Come da tradizione, Treviglio si presenta al Salone del Mobile agguerrita e con diverse novità per le 5 «maison» presenti. La Bk Italia presenterà la nuova collezione incentrata su tre tipologie di divani letto. «Si tratta - spiega il titolare Luca Vangelisti - di tre proposte disegnate da Vittorio Prato con filosofie distinte: la «bk123», scocca in midollino, nastro intrecciato di lino o cotone e gusto lineare; «bk124» pensato per un cliente più giovane, con letto provvisto di ruote, che evoca un tatami e «bk125» per una clientela più classica, pensato per le camerette, con 108 varianti». Anche la Angelo Monzio Compagnoni conferma la sua presenza al Salone: «Per noi è un appuntamento imperdibile - ricorda uno dei titolari Marco Monzio Compagnoni -, con una clientela internazionale sempre sensibile al made in Italy. Presenteremo mobili di alta artigianalità, caratterizzati da un ricercato lavoro manuale e dall'impiego di materiali pregiati. In particolare i mobili intarsiati manualmente con la tecnica "Boulle" (intarsio anche di materiali preziosi)».

Altra azienda votata all'export (80% del fatturato) è la Marconi Arte. « Al Salone - spiega Ilario Marconi, figlio del titolare -, oltre alle produzioni tradizionali improntate allo stile Luigi XV e XVI, presentiamo pezzi unici che si distinguono per qualità e stile». Da un anno e mezzo, conferma Marconi, «la domanda si è ridotta con la crisi: oggi i clienti dobbiamo andare a cercarli: nonostante le nostre siano produzioni d'élite presenti in Estremo e Medio Oriente, così come in California». Qualità, design e internazionalizzazione: sono queste le direttive su cui corre lo sviluppo della Ferri Mobili srl. «Per il secondo anno partecipiamo al Salone - spiega Laura Terzi, responsabile amministrativa -. Presenteremo le novità legate alla nostra linea di complementi d'arredo di design, giorno e notte». La linea, di produzione propria, è legata alla collaborazione con il designer Umberto Asnago che per anni ha firmato le linee di prodotto Giorgetti. L'azienda oggi lavora su due tipologie produttive: la linea a marchio proprio e lavorazioni conto terzi. «Oggi l'incidenza dell'export e' al 30-35%: contiamo di ampliare questo fronte in maniera significativa puntando alle produzioni a nostro marchio che, via via, dovrebbero diventare prioritarie rispetto al conto terzi. Oggi siamo presenti in Europa, Medio Oriente e Far East: gli spazi non mancano per crescere grazie alle produzioni di design che proponiamo». Una scelta, questa, che - come confermano dall'azienda - rappresenta sicuramente una buona strategia di approccio ai mercati anche in un periodo di bassa congiuntura come quello attuale. Storica presenza trevigliese anche quella della Franco Monzio Compagnoni che analizza il momento del mobile italiano: «Sarebbe bello poter contare su di un mercato italiano capace di accogliere le produzioni di qualità: purtroppo in questi anni il gusto e le possibilità economiche sono cambiate e ormai ci si è buttati sui vari "ipermercati" del mobile - spiega Ermellina Compagnoni, titolare dell'azienda -. Non ci resta che puntare sui mercati esteri. Oggi Russia, Cina e Medio Oriente riescono ancora a darci soddisfazioni, mentre sarebbe interessante entrare nel mercato africano».

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