Lavoro a tempo irregolare
La Cgil contro «McDonald's»

La Cgil annuncia per maggio il deposito di un ricorso sul caso di due ex lavoratrici da McDonald's per l'illegittimità dei termini di utilizzo nei contratti a somministrazione e una verifica sull'inquadramento delle mansioni rispetto al reale utilizzo. L'azienda replica: «È tutto regolare»

La Cgil annuncia per maggio il deposito di un ricorso sul caso di due ex lavoratrici da McDonald's per l'illegittimità dei termini di utilizzo nei contratti a somministrazione e una verifica sull'inquadramento delle mansioni rispetto al reale utilizzo.

Le contestazioni sono già state comunicate per lettera, spedita dalla Cgil di Bergamo il 19 gennaio e notificata il 21 dello stesso mese alla società licenziataria del marchio McDonald's per i punti di Orio e Curno, la Ristorante del Centro srl di Bergamo, dove le due donne hanno lavorato.

«Visionando i loro contratti abbiamo verificato che ci sono stati fatti diversi e successivi rinnovi nel tempo – ha detto in una conferenza stampa Carmelo Ilardo, responsabile dell'Ufficio vertenze della Cgil di Bergamo –, che dimostrano come questa forma di lavoro a tempo determinato non sia una necessità sul breve periodo dell'azienda, ma una possibilità per avere mano libera sui lavoratori. Una situazione che riguarda la maggioranza dei lavoratori nei McDonald's dei centri commerciali di Curno e Orio».

La replica dell'azienda: «Diamo lavoro a 14.500 persone in tutta Italia e di questi il 67% a tempo indeterminato, il 23% con apprendistato, che per la quasi totalità dei casi sfocia in lavoro a tempo indeterminato, e solo il 10% è a tempo determinato – ha replicato, sentito sulla vicenda, Paolo Mereghetti, responsabile Comunicazione di McDonald's Italia, testimoniando piena fiducia nella serietà dell'operato della propria licenziataria –. Questo dimostra che utilizziamo in modo raro la leva della somministrazione, che serve soprattutto a supplire il personale che si assenta, per esempio per maternità, o per coprire i turni che derivano dall'apertura prolungata come orario e 7 giorni su 7».

Sullo specifico dei punti di Orio e Curno, «a novembre abbiamo ricevuto la visita dell'ispettorato del lavoro – ha aggiunto il consulente del lavoro che gestisce l'amministrazione del personale per Ristorante del Centro srl di Bergamo, Alberto Di Lorenzo –, che si è conclusa a fine gennaio senza alcuna irregolarità rilevata, sia sui 50 dipendenti diretti a tempo indeterminato sia sui lavoratori somministrati. Abbiamo la dichiarazione finale della Direzione provinciale del lavoro che lo attesta».

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