Robur piace all'Europa
Finanziamento da 6 milioni

L'Europa crede nella tecnologia Robur, tanto da finanziare con 6 milioni di euro un progetto che vede l'azienda di Zingonia come capofila tra 15 partner europei per lo sviluppo di sistemi di riscaldamento a ridotto consumo energetico ad uso domestico.

L'Europa crede nella tecnologia Robur, tanto da finanziare con 6 milioni di euro un progetto che vede l'azienda di Zingonia come capofila tra 15 partner europei per lo sviluppo di sistemi di riscaldamento a ridotto consumo energetico ad uso domestico.

La firma del protocollo, con i partner e con i rappresentanti dell'Unione europea, avverrà nel corso di un appuntamento che sarà organizzato tra un mese circa, in data ancora da fissare, a Bergamo: sarà anche l'occasione per l'avvio di una campagna per la diffusione di questa tecnologia, passaggio culturale che fa parte del progetto stesso.

La tecnologia di base è già in possesso della Robur: sono le pompe di calore ad assorbimento funzionanti a gas che hanno un'efficienza superiore del 36% ai corrispondenti impianti ad elettricità. Questo perché viene recuperato il 40% dell'energia rinnovabile e la trasformazione del gas in energia termica direttamente all'impianto consente di recuperare la dispersione che avviene quando il gas viene trasformato in elettricità in una centrale. Il limite di questa tecnologia è che finora veniva adottata per impianti destinati a medio-grandi superfici. L'obiettivo del progetto che viene varato adesso sotto il «patrocinio» europeo è dimezzare l'attuale potenza minima di 35 Kw portandola a 18-20 in modo da potere essere utilmente utilizzata anche per superfici di 250 metri quadrati, come può essere una piccola palazzina.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 19 maggio

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