Coldiretti: il prefetto intervenga
per limitare i danni della siccità

La pioggia caduta nelle ultime ore fa tirare un sospiro di sollievo agli agricoltori, ma non si interrompono le azioni volte a contrastare gli effetti della siccità. La Coldiretti di Bergamo con una lettera ha chiesto al Prefetto di convocare un incontro urgente.

La pioggia caduta nelle ultime ore fa tirare un sospiro di sollievo agli agricoltori, ma non si interrompono le azioni volte a contrastare gli effetti della siccità che potrebbe comunque ripresentarsi nei prossimi giorni. Basterebbero infatti pochi giorni di caldo torrido per far ritornare l'allarme.

Per non farsi trovare impreparati da questa eventualità, che darebbe il definitivo colpo di grazia a decine di aziende agricole, la Coldiretti di Bergamo con una lettera ha chiesto al Prefetto di convocare un incontro urgente con i soggetti interessati (Consorzio di Bonifica, Ster e Assessorato Provinciale Agricoltura) affinché condividano e sostengano la necessità di una deroga all'applicazione del Minimo Deflusso Vitale, in virtù dell'eccezionalità della situazione che si è venuta a creare.

Il Minimo Deflusso Vitale ha l'obiettivo di conservare le essenziali condizioni di funzionalità e qualità degli ecosistemi interessati, va però a scontrarsi con le esigenze produttive del mondo agricolo. Mantenere l'acqua nei fiumi per garantire la sopravvivenza delle specie ittiche significa infatti togliere l'acqua necessaria alle operazioni di irrigazione e questo le imprese agricole non possono permetterselo in quanto significherebbe perdere completamente i raccolti che già sono molto danneggiati.

«Se il Minimo Deflusso Vitale venisse applicato così come previsto - spiega Colombi - diventerebbe una vera e propria "calamità" per i raccolti e causerebbe danni ingenti alle imprese agricole, che per alimentare il bestiame sarebbero costrette ad acquistare i foraggi a prezzi molto elevati».

Nella lettera il presidente di Coldiretti Bergamo, Giancarlo Colombi, sottolinea che il calcolo del Minimo Deflusso Vitale si basa sulla media portata di un fiume negli ultimi 10 anni e non considera in alcun modo i cambiamenti radicali che hanno ultimamente interessato il clima e che ormai non sono più un'eccezione in quanto il caldo arriva sempre con molto anticipo e le precipitazioni sono molto scarse se non addirittura assenti.

«Un profondo malcontento sta serpeggiando tra gli imprenditori agricoli - avverte Colombi - e il timore è che questo risentimento possa degenerare in azioni dimostrative qualora la morsa della siccità dovesse ripresentarsi».

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