Ici, c'è tempo fino al 16 giugno
per l'acconto sugli immobili

Scade il 16 giugno il termine per il pagamento della prima rata dell'Ici (Imposta comunale sugli immobili), che è pari al 50% dell'imposta dovuta per il 2011 e si calcola in base all'aliquota e alle detrazioni dell'anno precedente.

Scade il 16 giugno il termine per il pagamento della prima rata dell'Ici (Imposta comunale sugli immobili), che è pari al 50% dell'imposta dovuta per il 2011 e si calcola in base all'aliquota e alle detrazioni dell'anno precedente.

La seconda rata, invece, si dovrà pagare tra il 1° e il 16 dicembre e si calcola con l'applicazione delle aliquote e delle detrazioni stabilite per l'anno in corso, sottraendo la cifra versata in acconto. È possibile pagare l'Ici anche in un'unica soluzione entro il termine previsto per l'acconto se si applicano le aliquote e le detrazioni stabilite dal Comune per il 2011.

Nel caso si possiedano più immobili in uno stesso Comune, è sufficiente effettuare un unico versamento per l'Ici complessivamente dovuta. L'imposta deve essere pagata dai proprietari di fabbricati, aree edificabili e terreni agricoli situati nel territorio dello Stato; dai titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie) sugli stessi beni; dai locatari in caso di locazione finanziaria (leasing) e dai concessionari di aree demaniali.

L'imposta si calcola applicando alla base imponibile l'aliquota (compresa tra il 4 e il 7 per mille) fissata da ciascun Comune: dal 2008 è stata abolita per la prima casa, ma resta sulle seconde case, su quelle date in affitto, su uffici e negozi. Fanno eccezione le prime case che rientrano nella categoria catastale A1 (abitazione signorile), A8 (abitazioni in ville) e A9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici).

Per abitazione principale si intende quella in cui il contribuente ha la residenza anagrafica, ma se si è stabilita la residenza in un immobile diverso da quello in cui si dimora abitualmente, è possibile usufruire per quest'ultimo delle agevolazioni per l'abitazione principale a condizione che si possa dimostrarne al Comune l'utilizzo in modo abituale.

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