Corso per restauratori: accordo tra Regione e atenei lombardi

Corso per restauratori: accordo tra Regione e atenei lombardiPer i fondi l’accordo prevede, fra l’altro, l’impegno di Regione e università per reperire finanziamenti dall’Unione Europea e da «soggetti pubblici e privati»

Hanno unito le forze, le dodici università della Lombardia e la Regione, per creare un corso inter-universitario di formazione per i restauratori di beni culturali, primo passo per la nascita di un polo di eccellenza nell’alta formazione e nella ricerca in questo campo. L’accordo è stato firmato ieri, durante un incontro in cui il presidente della Regione, i rettori (tra cui quello dell’Università di Bergamo, Alberto Castoldi) e gli assessori, hanno anche deciso la riforma del diritto allo studio, la creazione di 500 nuovi posti letto nei campus milanesi, la partecipazione attiva alle missioni istituzionali all’estero.

Formigoni per questo parla di «un grande accordo in materia di tutela dei beni culturali fra atenei e Regione per la formazione a livello universitario di restauratori», una figura che fa parte «della filiera della valorizzazione del bello e delle nostre eccellenze artistiche». L’intesa per il corso quinquennale (con il 50 per cento delle ore dedicate al lavoro sul campo) prevede innanzitutto uno studio di fattibilità per trovare la sede più idonea, la struttura giuridica e amministrativa, i costi e i tempi di realizzazione.Per i fondi l’accordo prevede, fra l’altro, l’impegno di Regione e università per reperire finanziamenti dall’Unione Europea e da «soggetti pubblici e privati». E a loro direttamente Formigoni si è indirizzato quando ha osservato che «quando si investe in ricerca bisogna scegliere un territorio capace di moltiplicare i risultati. Chiediamo al governo e alla Commissione europea che ne tengano conto e aiutino gli investimenti in Lombardia, da dove possono arrivare ricadute positive su tutto il territorio nazionale». «L’esperienza intrapresa finora con l’accordo firmato lo scorso luglio insieme alla Regione - ha commentato il rettore dell’Università degli Studi di Milano, Enrico Decleva - ci induce a proseguire decisamente su questa strada».

(20/11/2003)

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