La Filctem-Cigl vince la prima causa
contro il cotonificio Honegger di Albino

Si è conclusa a favore di una lavoratrice assistita dall'Ufficio vertenze Cgil di Bergamo la prima di tre cause promosse dalla Filctem-Cgil provinciale contro il Cotonificio Honegger spa. La sentenza è stata pronunciata il 26 maggio.

Si è conclusa a favore di una lavoratrice assistita dall'Ufficio vertenze Cgil di Bergamo la prima di tre cause promosse dalla Filctem-Cgil provinciale contro il Cotonificio Honegger spa. La sentenza è stata pronunciata il 26 maggio dal Giudice Monica Bertoncini del Tribunale di Bergamo (sezione monocratica del lavoro), dopo una prima udienza nel novembre scorso. Il ricorso era stato depositato l'8 giugno 2010.

La vicenda riguarda la lavoratrice M. Z., dipendente del cotonificio dal 1977 come operaia di secondo livello part-time. Messa in cassa integrazione straordinaria a zero ore dal 1° settembre 2009, da quella data non è stata più fatta rientrare al lavoro, malgrado un accordo del novembre 2008 con le Rsu avesse previsto la rotazione fra i lavoratori.

Tra i motivi della decisione del Giudice, nella sentenza, si legge: «Il ricorso è fondato. Con il verbale di accordo del 25/11/2008 tra il Cotonificio Honegger spa e le Rsu, assistite dalle organizzazioni sindacali, è stato convenuto che la società avrebbe richiesto l'intervento della Cigs per ristrutturazione per 24 mesi o comunque per il periodo concedibile, per un numero massimo di 240 lavoratori (…). Era inoltre previsto che al personale in Cigs sarebbe stata applicata la rotazione nel rispetto del criterio di fungibilità delle mansioni e delle competenze. (…) La (azienda) convenuta, che non si è costituita in giudizio, non ha assolto l'onere della prova da cui era gravata e relativa all'esistenza di ragioni organizzative atte a giustificare la collocazione in CIGS a zero ore della (lavoratrice) Z. (…) La ricorrente ha quindi diritto al risarcimento del danno conseguente alla illegittima e protratta collocazione in cassa integrazione straordinaria a zero ore».

Il Tribunale di Bergamo, dunque, «condanna il Cotonificio Honegger spa al pagamento, nei confronti di M. Z., della somma di 3.036,26 euro, oltre ad interessi legali e rivalutazione monetaria dalle singole scadenze al saldo».
 
«Dopo qualche mese dall'entrata in vigore dell'accordo e dopo una rotazione avviata, un certo numero di lavoratori si sono visti comunicare dall'azienda di essere stati posti in cassa a zero ore» spiegano Aldo Valle, funzionario che seguiva da principio la vicenda, ed Enio Cornelli, attuale funzionario Filctem-Cgil.

«Ora ci auguriamo che Honegger ottemperi a quanto deciso dalla magistratura e rispetti l'accordo firmato all'epoca sul tema della rotazione anche per le decine di lavoratori che sono stati messi in cassa a zero ore e che da più di un anno vorrebbero tornare al proprio posto di lavoro ma non possono».

«Abbiamo voluto, con questa e le altre cause, contrastare una logica di discriminazione e di scelta unilaterale aziendale. Ora siamo soddisfatti per essere riusciti a sancire anche davanti al Giudice che gli accordi aziendali hanno importanza e come tali vanno rispettati - ha detto Carmelo Ilardo, responsabile dell'Ufficio Vertenze Cgil di Bergamo -. Secondo la nostra valutazione, non c'erano motivi oggettivi che impedissero la rotazione: è per questo motivo che, ne siamo convinti, l'azienda non si è costituita in giudizio».

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