Osio Sopra, sciopero di otto ore:
a rischio i lavoratori della Cividini

Sciopero di otto ore alla Prefabbricati Cividini di Osio Sopra, il presidio è iniziato davanti ai cancelli di Corso Italia attorno alle 5.30 di giovedì 9.
Rischiano il posto la metà degli impiegati, dei tecnici e dei geometri dell'impresa.

Rischiano il posto la metà degli impiegati, dei tecnici e dei geometri della Cividini spa, impresa che produce prefabbricati in cemento e che fa parte del Gruppo Rdb. spa: per questo nello stabilimento di Osio Sopra si sciopera otto ore. Il presidio è iniziato davanti ai cancelli di Corso Italia attorno alle 5.30 di giovedì 9.

La fabbrica è ferma, i lavoratori sono rimasti fuori, cinquanta di loro, su un bus organizzato dalle Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria), sono partiti alle 8.30 per raggiungere Pontenure, in provincia di Piacenza, dove si trova la sede di Rdb.

A non convincere sindacati e lavoratori (circa 200 in Cividini e in totale 900 nel Gruppo), sono le linee guida del Cda per il riequilibrio finanziario della società e l'annuncio di voler razionalizzare gli stabilimenti per ridurre i costi. La mobilitazione di oggi è in corso in tutti gli stabilimenti del Gruppo e in provincia di Piacenza sono arrivate delegazioni da ogni parte d'Italia.

«Lo sciopero di oggi ad Osio ha bloccato lo stabilimento, l'azienda è rimasta chiusa, i fornitori sono stati respinti» ha spiegato Angelo Chiari, segretario generale provinciale della Fillea-Cgil. «Domani si terrà un consiglio di amministrazione straordinario, ci aspettiamo che esso avvii un confronto responsabile sul piano industriale. Negli ultimi tempi abbiamo già dovuto sostenere venti mobilità, che, seppur volontarie con incentivi all'esodo, hanno ridotto il personale. Si tenga conto che negli ultimi tre anni il Gruppo è passato da 1600 lavoratori a circa i 900 attuali».

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