Banca Etica, nuovo coordinamento:
«Forse una sede in provincia»

I soci bergamaschi di Banca Etica si sono incontrati per valutare la presenza dell'istituto in provincia di Bergamo e per rinnovare il loro coordinamento. Lo spazio c'è: sul territorio i soci sono 638 per un capitale versato di 674.100 euro.

I soci bergamaschi di Banca Etica si sono incontrati per valutare la presenza dell'istituto in provincia di Bergamo e per rinnovare il loro coordinamento. Lo spazio c'è: sul territorio i soci sono 638 per un capitale versato di 674.100 euro; tra di loro cooperative, associazioni, istituzioni religiose. La raccolta diretta ammonta a 10 milioni di euro e quella indiretta a 2,5 milioni.

Tra i progetti locali finanziati recentemente da Banca Etica da ricordare le botteghe del commercio equo e solidale, le cooperative sociali, le organizzazioni del sistema Acli e Arci, i progetti di costruzione in edilizia agevolata e bioedilizia, le aziende biologiche, nonché prestiti a persone fisiche per mutui prima casa o per installazione di impianti fotovoltaici. L'assemblea dei soci ha eletto per il prossimo triennio il nuovo Git (gruppo di iniziativa territoriale), composto da: Giovanna Borghetti, Giuseppe Borra, Caterina Carroli, Roberto Cremaschi, Filippo Degrenet, Siro Ferrari, suor Tommasina Gabrieli, Mario Giudici, Giorgio Gotti, Dario Guerini, Rossano Maffeo, Davide Marzagalli, Alessandro Perin, Domizia Rossi, Paolo Scanzi, Gioachino Seminara, Grazia Tallarida.

Il gruppo vede rappresentate associazioni come Acli, Arci, la Porta, pezzi di mondo cattolico come Caritas e Istituto Suore delle Poverelle, realtà dell'economia solidale. Ed è a questi mondi che si rivolge Banca Etica, per rafforzare la cultura della finanza etica (continuando gli interventi formativi nelle scuole superiori e le iniziative quali convegni e dibattiti) e per aumentare il numero dei soci e il capitale sociale in un'area già favorevolmente predisposta.

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