Benzinai in sciopero il 27 e 28:
i bergamaschi non aderiscono

I benzinai aderenti a Figisc e Anisa Ascom Bergamo, al quale aderiscono la stragrande maggioranza dei benzinai  bergamaschi,  non aderiscono allo sciopero indetto per il 27 e il 28 luglio da altre sigle sindacali nazionali. «Il provvedimento è coerente».

I benzinai aderenti a Figisc e Anisa Ascom Bergamo, al quale aderiscono la stragrande maggioranza dei benzinai  bergamaschi,  non aderiscono allo sciopero indetto per il 27 e il 28 luglio da altre sigle sindacali nazionali.

Secondo Figisc, che è la  prima associazione italiana dei Gestori degli impianti di distribuzione carburanti, e Anisa, che riunisce i distributori autostradali, «il provvedimento per il settore inserito nella manovra è coerente con l'accordo raggiunto il 14 settembre 2010 tra Governo e rappresentanze dei Gestori e costituisce un punto di partenza da riempire di contenuti concreti per superare le gravi difficoltà che attanagliano la categoria».

Per le due categorie l'unico aspetto di criticità riguarda il nodo della revisione della contrattualistica che regola i rapporti commerciali con l'industria petrolifera e gli operatori della filiera.

«La norma contenuta nel decreto legge sancisce il principio che i nuovi contratti dovranno assicurare al Gestore quelle condizioni contrattuali eque e non discriminatorie per competere nel mercato di riferimento che oggi alla categoria sono negate sia a causa delle politiche delle aziende che a motivo delle distorsioni del mercato e della concorrenza», afferma Giuseppe Milazzo, presidente provinciale Figisc-Ascom.

E spiega: «Per queste ragioni e giudicando con costruttività questa norma che interviene anche in materia di ristrutturazione della rete e di liberalizzazione delle attività non oil le nostre Federazioni non aderiranno allo sciopero. Rassicuro i bergamaschi che tutti i nostri benzinai non prenderanno parte allo sciopero e che le pompe saranno regolarmente aperte».
Ci sono anche alcuni novità per la categoria. “Come Federazione – conclude Milazzo - stiamo predisponendo una serie di richieste da portare al Governo perché il gestore abbia margini superiori di quelli attuali”.

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