L'ex Indesit alla Effegi Pallets:
da 50 a 80 le assunzioni

L'area dell'ex Indesit di Brembate Sopra sarà reindustrializzata, e fino a 80 lavoratori potrebbero essere riassorbiti. È quanto prevede il preliminare di accordo fra la Indesit e la Effegi Pallets di Albano Sant'Alessandro firmato in Regione.

L'area dell'ex Indesit di Brembate Sopra sarà reindustrializzata, e fino a 80 lavoratori potrebbero essere riassorbito. È quanto prevede il preliminare di accordo fra la Indesit e la Effegi Pallets di Albano Sant'Alessandro firmato venerdì mattina in Regione Lombardia.

I dettagli saranno resi noti a settembre, quando l'azienda specializzata nella produzione di imballaggi in legno presenterà il piano industriale alle parti in causa. Dall'incontro è comunque emerso che la Effegi Pallets si è impegnata a garantire l'assorbimento di 50 dipendenti Indesit, con la possibilità di arrivare fino a 80 entro fine marzo 2013 se le condizioni lo permetteranno.

Restano, a oggi, 236 persone da ricollocare sulle 416 in organico al 21 dicembre dell'anno scorso: sono 180 i dipendenti con una «soluzione definita». Di questi 102 sono usciti volontariamente (con incentivo), 38 sono andati in pensione, 25 sono stati ricollocati in altre aziende del territorio, 9 non sono interessati al ricollocamento e 6 lavoratori saranno trasferiti in altre sedi Indesit.

«Il positivo caso Indesit è un ottimo esempio di gestione lombarda di una crisi aziendale», ha detto dal vicepresidente e assessore all'Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli.

«Questo progetto di reindustrializzazione - ha continuato Gibelli - dimostra, ancora una volta, come Regione Lombardia attui un monitoraggio costante dell'evoluzione dei progetti industriali che fanno seguito a una crisi aziendale. Inoltre è il risultato di un grande lavoro di squadra, che vede coinvolti i sindacati, le associazioni imprenditoriali e le istituzioni, tutti impegnati sin dal primo momento al ricollocamento della forza lavoro, reso obbligatorio dall'abbandono del vecchio sito produttivo. Un ulteriore elemento essenziale per l'ottenimento di questi positivi primi risultati riguarda la giusta scelta delle amministrazioni locali di favorire il completo utilizzo delle aree produttive dismesse per una nuova riconversione industriale».

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