Promatech: faccordo disgiunto
Cassa in deroga fino a dicembre

Si è chiusa in serata, con la sottoscrizione da parte di Fim e Uilm di un accordo disgiunto, la trattativa sulla mobilità Promatech. La vicenda era iniziata con la richiesta aziendale in data 13 maggio 2011 di messa in mobilità di 104 persone.

Si è chiusa in serata, con la sottoscrizione da parte di Fim e Uilm di un accordo disgiunto, la trattativa sulla mobilità Promatech. La vicenda, che era iniziata con la richiesta aziendale in data 13 maggio 2011 di messa in mobilità di 104 persone, si è risolta con il sindacato che è riuscito a concordare un percorso che allunga ulteriormente gli ammortizzatori con una «Cassa in Deroga» fino al prossimo 31 dicembre.

L'intesa raggiunta permetterà a circa 50 persone di uscire volontariamente entro agosto, mentre un altro numero significativo ha espresso la disponibilità di chiudere i rapporti allo scadere della cassa in deroga. Nell'accordo inoltre vengono inseriti significativi incentivi all'esodo, la tutela dei lavoratori disabili e un percorso di outplacement.

«L'uso degli ammortizzatori - ricorda Giancarlo Carminati, della segreteria Fim Cisl di Bergamo - è iniziato con la crisi del settembre 2007 e si concluderà con il dicembre del 2011. Nella drammaticità dell'inizio nessuno avrebbe immaginato un percorso così tortuoso, complesso e difficile, ma come sindacato abbiamo svolto un azione efficace di tutela per i lavoratori coinvolti».

«In questi 4 anni siamo riusciti a creare le condizioni affinché circa 600 lavoratori siano usciti dall'azienda con il massimo delle tutele contrattabili. Purtroppo, per alcuni di loro, da dicembre ci sarà la mobilità senza che abbiano trovato una soluzione professionale, ma il prolungamento sul 2012 degli ammortizzatori sociali ha visto l'impossibilità di una condivisione con l'azienda».

«Ringrazio i funzionari della Regione Lombardia per l'opera di mediazione svolta e i delegati della Rsu Fim per il lavoro assiduo e attento operato in questi 4 anni. Da settembre - conclude Carminati - riprenderemo in azienda la normale attività sindacale. Molte cose in questi 4 anni sono state accantonate per dar la priorità alla gestione della crisi ed è giusto dedicare loro la giusta attenzione».

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