Nembro: Filo di fate a rischio
Il titolare chiede aiuti per l'attività

«Chiediamo una mano per poter proseguire l'attività». E' il grido d'allarme di Massimo Pomari della Filo di fate srl, la camiceria nata nell'ottobre 2008 sulle ceneri della Lorenzini di Nembro: il bilancio è in chiaroscuro.

«Chiediamo una mano per poter proseguire l'attività». E' il grido d'allarme di Massimo Pomari, titolare della Filo di fate srl, camiceria nata nell'ottobre 2008 sulle ceneri della Lorenzini di Nembro, azienda specializzata nella produzione di camicie di alta qualità, che nell'agosto dello stesso anno ha cessato l'attività nello stabilimento bergamasco (la sede principale è a Merate, in provincia di Lecco).

Pomari, che ha lavorato alla Lorenzini per 14 anni, non si è dato per vinto e, forte dell'esperienza maturata, ha dato vita ad una nuova camiceria insieme ad altre 14 ex dipendenti dell'azienda (che ne contava 66) prendendo in affitto i capannoni e i macchinari dello stabilimento Lorenzini di Nembro.

A quasi tre anni dall'avvio dell'attività il bilancio è in chiaroscuro: l'azienda di Nembro, infatti, si ritrova a dover affrontare le stesse difficoltà attraversate dalla Lorenzini, legate ai costi da sostenere e se inizialmente aveva goduto di sgravi fiscali contributivi, adesso deve contare unicamente sulle proprie forze.

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